Coronavirus, Gobert positivo: alcuni giorni fa scherzava toccando tutti i microfoni
Il virus Covid-19 è entrato in tutti i palazzetti americani. Si è depositato su quel parquet dove i più grandi campioni del basket americano regalano forti emozioni e ha messo in quarantena anche il grande carrozzone dell'NBA. A fermare il campionato di basket più famoso al mondo è stata la positività di un giocatore degli Utah Jazz: Rudy Gobert, ventisettenne centro francese.
La sfida al virus e il gesto da spaccone
Il giocatore transalpino, fermato insieme ai compagni e agli avversari (gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari), prima dell'ultima partita alla Chesapeake Arena, era tra l'altro già salito alla ribalta delle cronache statunitensi per il suo comportamento da spaccone in una recente conferenza stampa. Di fronte ad una domanda sull'emergenza Coronavirus, il cestista francese si era infatti esibito in uno show personale che aveva strappato l'ilarità generale dei cronisti. Per dimostrare il suo coraggio di fronte al virus, Gobert aveva toccato tutti i microfoni e i registratori dei giornalisti piazzati come di consueto sotto il suo naso per riprendere le dichiarazioni a margine della partita.
Il brutto esempio di Diego Costa
Un'uscita a vuoto (o per rimanere nella metafora del basket, un grave fallo personale) simile a quella di molti suoi connazionali, pronti a sfottere gli italiani per un virus che poi purtroppo è arrivato anche da loro, e completamente fuori luogo come quella del calciatore dell'Atletico Madrid Diego Costa. Al termine della partita di Champions League, vinta a Liverpool contro la formazione di Klopp, l'attaccante si è infatti divertito a tossire davanti ai cronisti presenti nella zona mista di Anfield Road. Una ‘bravata' che ha fatto sorridere solo lo stesso giocatore di Simeone: non nuovo, a dire la verità, a dichiarazioni e comportamenti sopra le righe.