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Brittney Griner è stata liberata: 294 giorni dopo, finisce l’incubo della giocatrice WNBA

Come appena annunciato dal Presidente americano Joe Biden, la giocatrice WNBA è ora in viaggio verso gli Stati Uniti. La Griner era stata condannata a 9 anni di carcere per possesso e contrabbando di droga in seguito a un controllo subito all’aeroporto di Mosca a febbraio.
A cura di Luca Mazzella
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Un incubo che finisce. 294 giorni dopo l'inizio della prigionia in Russia dove era stata arrestata per possesso di droga e condannata a 9 anni di carcere, Brittney Griner è libera e sta tornando a casa. Ad annunciarlo, direttamente il Presidente degli Stati Uniti d'America, che ha riferito su Twitter di aver sentito la giocatrice WNBA a telefono e di attenderla a breve sul suolo statunitense, con tanto di foto in compagnia della moglie della Griner, Cherelle, che in questi mesi aveva più volte denunciato la paradossale situazione della compagna dichiarandosi fortemente preoccupata per la sua salute fisica e mentale e ribadendo con forza quanto la pena inflitta a Brittney fosse "politica" e figlia delle tensioni tra Russia e Stati Uniti in ordine al conflitto ucraino, tesi da sempre sostenuta dall'opinione pubblica a stelle e strisce.

Fondamentale per sbloccare una situazione che sembrava irreparabile è stato lo scambio di detenuti con Viktor Bout, noto trafficante d'armi, avvenuto poche ora fa all'aeroporto di Abu Dhabi. La Griner era stata arrestata lo scorso 17 febbraio all'aeroporto Mosca per possesso di olio di cannabis dopo un controllo delle autorità alla dogana, e per questo condannata poi ad agosto a 9 anni di reclusione dopo che la stessa atleta si era dichiarata colpevole, specificando tuttavia di avere il permesso medico per usare la cannabis a scopo terapeutico. Bout, noto come "il mercante di morte", era stato arrestato nel 2008 in Thailandia e condannato nel 2012 a 25 anni di detenzione.

Il trasferimento in una colonia per i lavori forzati

Proprio poche settimane fa (la notizia è stata resa nota il 9 novembre ma potrebbe essere stata di qualche giorno prima), dopo che il ricorso presentato dai suoi avvocati era stato respinto dal tribunale di Karasnogorsk, la Griner era stata trasferita in una colonia penale nella regione della Mordovia nota per la sua "durezza" e in cui la giocatrice aveva iniziato i suoi lavori forzati per scontare la pena comminata nel doppio grado di giudizio. La campionessa delle Phoenix Mercury, tra le migliori stoppatrici di sempre del basket americano e campione WNBA nel 2014 e due volte oro olimpico con Team USA, era ormai da mesi al centro di un'intensa attività diplomatica del governo americano, che tra non pochi momenti di altissima tensione con la Russia e la chiara volontà di risolvere la situazione ribadita peraltro da Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza dell’amministrazione Biden, proprio dopo la sentenza di appello di luglio, è riuscito miracolosamente nell'obiettivo più volte annunciato dalla Presidenza Biden: riportarla a casa. Con annunci che sui social si susseguono in questi minuti tra le tante giocatrici WNBA.

Stando a quanto riferito in questi minuti dalla CBS, Biden avrebbe firmato l'ordine per ridurre la pena detentiva federale di 25 anni inflitta a Bout, rendendo possibile lo scambio di prigionieri, e dopo aver ringraziato gli Emirati Arabi per aver reso possibile lo scambio, ha dichiarato di essere ora pronto riportare negli Stati Uniti anche Paul Whelan, marine americano detenuto da ormai quattro anni con l'accusa di spionaggio.

Le parole del Presidente Joe Biden

Nella conferenza fissata per l'annuncio del rilascio della Griner, Biden ha poi aggiunto: "Le persone di questo Paese hanno imparato a conoscere la storia di Brittney e so che per tanti di voi è importante sapere che ora lei è di nuovo qui. Brittney è una straordinaria atleta che rappresenta il meglio degli Stati Uniti d'America. Mi aveva scritto ad agosto pregandomi di non dimenticarci di lei. Non lo abbiamo fatto, e non ci dimentichiamo di Paul Wheelan e di tutti gli altri prigionieri attualmente detenuti ingiustamente in Russia. Bentornata a casa Brittney!”. Poco dopo, è stato il turno di Cherelle Griner, che visibilmente commossa ha detto "Oggi la mia famiglia è di nuovo al completo, ma ce ne sono tante altre in attesa di tornare unite. Grazie a tutti per il vostro supporto”.

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