Basket Usa: la Ncaa anticipa match per far giocare Lauren Hill, malata terminale
Una storia che riconcilia con il mondo dello sport e della vita. Anche se il punto di partenza dal quale è nata è dei più tristi: Lauren Hill, ragazza americana di soli 19 anni, ha solamente pochi mesi di vita causa un tumore maligno diagnosticatole al cervello. Inoperabile, sostengono tutti i medici che l'hanno visitata e così per la giovane Lauren non resta che attendere l'ineluttabile destino con una diagnosi che non le lascia scampo: potrebbe non arrivare alla fine dell'anno. Da qui, però, la ragazza invece di darsi per vinta rilancia la propria sfida alla sorte e chiede al proprio coach di coronare almeno uno dei suoi sogni più grandi: giocare una partita con la maglia della Mount Saint Joseph University, la squadra del College dove ha iniziato a giocare e ad innamorarsi del basket. Subito, la richiesta alla Ncaa e la pronta risposta. La Mount Saint Joseph University scenderà in campo il 2 novembre prossimo, invece del 22, perché per Lauren il tempo è prezioso e il suo sogno non può aspettare oltre.
Il dramma della malattia inizia con l'avvio della carriera cestistica di Lauren che nell'ottobre 2013, appena maggiorenne, era riuscita a salire in III Division. Da lì a qualche settimana però, i primi disturbi, poi la diagnosi che non lascia speranza. Ma a pallacanestro può ancora giocare perché i medici le dicono che finché riesce non ci sono problemi e la ragazza ci si butta anima e corpo. "Non ho mai mollato per un secondo, neanche quando ho ricevuto la diagnosi. Non ho mai pensato di sedermi e non vivere più la mia vita. Ho detto ai miei che volevo indossare la maglia di gioco sotto i vestiti perché mi faceva sentire forte".
Poi, l'ultima richiesta: "Coach, voglio giocare almeno una partita". Messaggio ricevuto. Lauren potrà scendere in campo nel quintetto titolare della Mount Saint Joseph University in una gara ufficiale. Per coronare il suo sogno. E dare un fortissimo messaggio al mondo e a tutti coloro che stanno vivendo il suo stesso dramma: non mollare mai.