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Banchero, Spagnolo e Procida al Draft 2022: tre italiani alla conquista dell’NBA

Dopo la lottery di stanotte che ha decretato le squadre che avranno diritto alle prime 14 scelte, il 23 giugno si terrà il tanto atteso draft.
A cura di Luca Mazzella
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La data da cerchiare sul calendario è una sola: 23 giugno. Quella sera infatti, al Barclays Center di Brooklyn, ci sarà il draft NBA, la grande cerimonia che apre le porte della lega americana ai più grandi talenti del basket mondiale, in arrivo dal College e – ormai è il caso di sottolinearlo visto l'attuale dominio dei giocatori del vecchio Continente come Antetokounmpo, Doncic e Jokic – dall'Europa. Una cerimonia che vedrà certamente protagonista anche l'Italia 2 anni dopo la chiamata di Nico Mannion da parte dei Golden State Warriors, alla numero 48, e dopo le selezioni negli anni passati di Danilo Gallinari, Marco Belinelli e Andrea Bargnani.

Mai come questa volta sarà il caso di sintonizzarsi per gli annunci delle prime chiamate dove quasi certamente ci sarà, non è ancora dato sapere a che posizione, il nostro Paolo Banchero, in uscita dall'Università di Duke. Paolo è tuttavia solo uno dei 3 italiani che rischiano di rendere memorabile la notte del 23 giugno: due giovanissimi talenti azzurri infatti, Matteo Spagnolo (2003, ultimo anno alla Vanoli Cremona in prestito dal Real Madrid) e Gabriele Procida (2002, della Fortitudo Bologna) si preparano al grande salto che stando ai rumors d'oltreoceano potrebbe arrivare sul finire del secondo giro, tra le chiamate numero 50 e 60.

Toccherà poi ai due ragazzi scegliere, anche a seconda della squadra che li selezionerà, se restare verosimilmente un altro anno o due in Europa o tentare da subito di sbarcare il lunario negli States. Partiamo però col dire quale sarà l'ordine di chiamata decretato dalla NBA Lottery che si è tenuta proprio questa notte.

Vincono gli Orlando Magic, sorprende Sacramento, delusione Pistons e Trail Blazers

A 18 anni di distanza dall'ultima volta (era il 2004, fu scelto Dwight Howard) gli Orlando Magic hanno conquistato il diritto a chiamare prima di tutti. Con loro, anche Detroit Pistons e Houston Rockets si erano presentate alla lottery forti del 14.0% di possibilità di ricevere la prima chiamata, ma solo questi ultimi hanno tenuto fede alla statistica, guadagnandosi la terza scelta. Alla franchigia della Mo-Town è toccato invece accontentarsi della quinta chiamata, scalzata sia dai Sacramento Kings a sorpresa estratti al quarto posto, che dagli Oklahoma City Thunder che nonostante qualche chance in meno (12.5% anziché 14.0%) di finire in top 3, sono incappati in un'estrazione fortunata. Sorte non toccata ai Portland Trail Blazers rappresentati per l'occasione da Damian Lillard, scesi al settimo posto contro il sesto delle previsioni, vedendo stroncata sul nascere ogni aspettativa di ricostruzione favorita da un'urna benevola non arrivata. Queste le 14 chiamate della lottery:

L'ordine del primo giro
L'ordine del primo giro

A seconda delle esigenze, dei roster e dell'assortimento tattico delle squadre che prima di tutte avranno diritto a pescare tra le decine di talenti a disposizione, si potrebbe già oggi intuire in che franchigia inizierà il sogno NBA di Paolo Banchero, a lungo considerato la potenziale prima scelta da tutti ma leggermente calato in alcuni scouting report, al punto da ipotizzare una comunque straordinaria seconda o terza chiamata salvo decisioni suicide di Magic, Thunder o Rockets. A contendersi il podio con il nativo di Seattle ma di origini e passaporto italiani ci saranno l'ala grande Jabari Smith, da Auburn, per molti il miglior giocatore del draft, e il lungo Chet Holmgren, da Gonzaga. Lungo si fa per dire, visto quello che il lunghissimo ragazzo americano è in grado di fare.

Una concorrenza di altissimo livello per Banchero, che potrebbe accontentarsi di uno dei due gradini più bassi del podio. Scegliere tuttavia tra Orlando Magic, Oklahoma City Thunder e Houston Rockets non è necessariamente pescare male nonostante le annate concluse dalle squadre, tutte guidate da un coach giovane e con roster pieni di talento. Nei quali l'aggiunta di Paolo non potrebbe che rappresentare un notevolissimo upgrade che ne innalzerebbe già nell'immediato le chance di competere. Che sia quindi da compagno di Franz Wagner, Jalen Suggs e Markelle Fultz, di Jalen Green, Alperen Sengun e Kevin Porter Jr o di Shai Gilgeous Alexander e Lu Dort, l'ex Duke avrà da divertirsi in gruppi giovani e con enorme potenziale.

Non è ancora possibile dire lo stesso per Spagnolo e Procida, recentemente atterrati a Chicago per la draft combine, una serie di allenamenti e test fisici sotto gli occhi di scout e GM delle 30 franchigie NBA, che a seconda anche della squadra che eventualmente dovesse sceglierli opteranno coi rispettivi club per un altro anno di crescita o per il giocarsi subito le chance oltreoceano. Il mock draft di ESPN, tra i più attendibili, aveva collocato i due uno dietro l'altro alle posizioni 53 e 54 e quindi sul finire del secondo giro.

Altri siti specializzati come nbadraft.net vedono invece solo il playmaker di proprietà del Real in odore di chiamata (attualmente previsto alla 52) e il fortitudino fuori dai primi 60. I test e gli allenamenti svolti potranno cambiare ancora ordini e gerarchie, ma in entrambi i casi si tratterebbe di rinviare di un anno o due un approdo in NBA che sembra assolutamente nelle corde dei due Golden Boys. Quello che è certo è che, a partire dalla Lottery di ieri notte, si sta per aprire una nuova era della pallacanestro italiana. Guida Banchero, inseguono Matteo e Gabriele: il sogno sta per diventare realtà.

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