Altro che sopravvalutato, Trae Young è glaciale: espugnata Boston
A quell'aria da villain che gli è stata affibbiata dal primo giorno in NBA, in effetti, non ha mai rinunciato. L'anti-Luka Doncic, il giocatore che porta il dito alla bocca e ammutolisce i fischi del Madison, il primo violino che non vuole rincuniare alla palla, la stella in grado di sorprendere tutti nella clamorosa run Playoffs degli Atlanta Hawks nel 2021, chiusa solo in Finale di Conference contro Giannis Antetokounmpo e i suoi Mikwaukee Bucks, il corpo scomodo da avere in spogliatoio e costante piantagrane tra compagni, al punto da far meditare alla franchigia una cessione nella prossima off-season. Aggiungete anche che, in un recente sondaggio tenuto dalla rivista The Athletic tra i giocatori NBA, il 14.8% di questi si è espresso facendo il suo nome come più sopravvalutato della lega. Tutta benzina sul fuoco di Trae Young, che questa notte si è regalato l'ennesima prestazione da ricordare e l'ennesimo tiro vincente di una carriera che, a soli 24 anni, è già stracolma di clutch-moments.
In quella che poteva essere l’ultima gara della stagione degli Hawks e – se confermate le voci che vedono una imminente rivoluzione tecnica in Georgia, iniziata con la nomina a head coach di Quin Snyder – la sua ultima in maglia Atlanta, in un TD Garden strapieno e senza nemmeno il supporto di Dejounte Murray, secondo miglior giocatore del team assente stanotte per sospensione, Trae ha segnato gli ultimi 14 punti della sua squadra nel giro di 3 minuti, chiudendo con una tripla da 10 metri la rimonta partita dal -13 e allungando la serie a gara 6 contro una Boston che sembrava strafavorita e oggi mostra piccole crepe e per giunta molto simili a quelle emerse già un anno fa, con una pessima gestione dei finali di partita e l'eccessiva propensione a fermare la palla da parte della stella Jayson Tatum.
A fine gara i punti di Trae Young sono stati 38 punti (16 nel quarto periodo) con 13 assist, che gli hanno consentito di raggiungere Oscar Robertson al primo posto per gare da 35 punti e 10 assist a 24 anni o meno. Ma soprattutto, 35 punti e 12.3 assist di media nelle ultime 3 partite (che coincidono non a caso con la pubblicazione del sondaggio sui più sopravvalutati) e una serie di giocate clutch tra stagione regolare e Playoffs che alla sua età iniziano a diventare tante.
La serie sulla carta meno combattuta della Eastern Conference si sta trasformando in uno scontro molto più equilibrato del previsto. Corazzata da un lato, antagonista per eccellenza dall'altro: gli Hawks hanno ora una chance per pareggiare in casa e giocarsi il tutto per tutto nella eventuale bella di nuovo a Boston. Per la squadra di Joe Mazzulla sarebbe fondamentale chiuderla da subito. Anche perché nel frattempo i Philadelphia 76ers del futuro MVP Joel Embiid, dopo lo sweep rifilato ai Brooklyn Nets, riposano comodamente sul divano di conoscere la loro avversaria.