Allarme Covid sulla NBA, Memphis fermata per 3 partite
Non è esploso un focolaio di Covid a Memphis ma i vertici della NBA hanno deciso che tre partite dei Grizzlies andassero rinviate a scopo precauzionale. Non era mai accaduta una cosa del genere a una squadra e nemmeno era ipotizzabile nonostante la ‘bolla blindata' e le regole ferree imposte dal protocollo a giocatori, membri dello staff e tutto quanto ruota intorno alla palla a spicchi americana. Qualcosa, però, non ha funzionato oppure c'è stata una falla. Ecco perché la franchigia del Tennessee salterà le prossime tre gare in calendario, portando a quattro consecutivi i forfait provocati da causa di forza maggiore. Di fatto Ja Morant e la squadra finiscono nell'occhio del ciclone dell'emergenza contagi.
Cautela è la parola d'ordine che spiega la scelta della federazione presa anche in virtù di quanto accaduto ai Wizards: con 6 giocatori positivi hanno ripreso ad allenarsi solo dopo una decina di giorni di stop. "Le partite sono rinviate a causa di alcuni giocatori indisponibili per i Grizzlies – si legge nella nota ufficiale – e per il tracciamento di altri giocatori nel loro roster. Inoltre c'è la necessità di fare il possibile per tutelare la salute dei giocatori di tutte le squadre".
Come si è arrivati a questa decisione? La positività di Jonas Valanciunas non aveva impedito a Memphis di giocare lunedì contro Phoenix. Nonostante il rispetto del protocollo e l'isolamento del singolo atleta, al NBA ha deciso che la gara contro Portland non andasse disputata. Lo ha fatto nell'immediata vigilia del match comunicando anche lo stop al doppio confronto in casa contro Sacramento (domenica e lunedì). Al momento la situazione in stagione dei Grizzlies annovera 7 partite vinte (di cui 5 nella prima parte) e 6 perse. Quando potranno tornare in campo? Se la situazione lo permetterà, mercoledì in casa contro Chica potrebbe essere il primo incontro dopo la pausa precauzionale per motivi sanitari.