All-Star Game in memoria di Bryant, LeBron: “Ho scelto la 2 pensando a mia figlia Zhuri”
L’All-Star Game del prossimo 16 febbraio a Chicago sarà molto particolare perchè sarà vissuto in ricordo di Kobe Bryant e di sua figlia Gianna, scomparsi insieme ad altre 7 persone nel tragico incidente in elicottero avvenuto domenica 26 gennaio. Un ultimo, commosso tributo ad una delle più luminose stelle del baste mondiale e di sua figlia tredicenne che era una promessa della pallacanestro. Così, le due squadre che scenderanno sul parquet per soddisfare gli esteti del bel gioco vedranno sulle spalle dei giocatori due numeri particolari: da una parte il '24' dall'altra il ‘2'.
Il primo è ovviamente lo storico numero indossato da Kobe Bryant nella sua straordinaria carriera con i Los Angeles Lakers, il secondo è invece il numero indossato dalla givoane Gianna che si stava cimentando nella ‘Mamba Academy‘, la scuola basket creata e gestita dal papà. Dietro alla scelta dei numeri c'è anche un ultimo commosso aneddoto raccontato direttamente da LeBron James a margine dell'evento.
Il ‘2' e il '24' tra le stelle della NBA
La stella dei Los Angeles Lakers ha raccontato che la NBA gli ha chiesto se per la sua squadra all'All-Star Game di cui è uno dei due capitani insieme a Antetokounmpo, volesse la maglia '24' di Kobe o la ‘2' della figlia Gianna: "Ho scelto subito la 2 pensando a mia figlia Zhuri". Tutti i giocatori del "Team LeBron" scenderanno quindi in campo a Chicago con il numero 2 in ricordo di Gianna Bryant, mentre quelli del "Team Giannis" indosseranno la 24 di Kobe.
Nel nome di Zhuri
LeBron, grande amico di Kobe e suo erede ai Lakers, ha risposto ai cronisti che chiedevano incuriositi del perchè per la sua scelta, con una sola parola: “Zhuri”. Zhuri Nova è infatti la figlia di 5 anni di LeBron, che ha anche due maschi più grandi: “Anche io sono un ‘girldad’ come Kobe e credo di non averlo mai visto così felice come negli ultimi tre anni, perché poteva dedicarsi a tempo pieno a stare con le sue figlie e la sua famiglia. Quando lo incontravi vedevi un vero padre”.