Rugby, ufficiale: il Benetton Treviso riprende gli allenamenti individuali dal 5 maggio
Il mondo dello sport ha accolto favorevolmente l'ultima disposizione del Viminale che ha ‘aperto' alle sedute di allenamento anche per le squadre a patto che si tratti di sedute ‘individuali' come da disposizione dell'ultimo DPCM di Aprile. Per gli allenamenti veri e propri ‘collettivi' si dovrà attendere almeno fino al prossimo 18 maggio. Ma è un passo avanti importantissimo per i professionisti sportivi.
Non solo il calcio ha accolto positivamente la oramai prossima ‘Fase Due' in cui moltissimi atleti delle più svariate discipline potranno tornare al proprio mestiere, allenandosi. Tra le prime ad esultare c'è stata Federica Pellegrini che ha potuto così rimmergersi nelle vasche olimpiche per riprendere i propri programmi e diversi club di Serie A hanno già annunciato che in settimana le sedute di allenamento verranno riprese dai propri tesserati.
Ma c'è anche il mondo del Rugby a festeggiare la notizia. La Lega italiana è stata tra le prime a marzo a dichiarare chiusa la stagione regolare senza attendere ulteriori indicazioni da parte delle istituzioni e oggi, a distanza di diverse settimane anche i professionisti della palla ovale potranno tornare ad allenarsi. Il primo comunicato ufficiale in merito, è arrivato dal Benetton Treviso che ha emesso una nota formale: "A seguito della nuova ordinanza regionale annunciata stamane da Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, – si legge nel comunicato – gli atleti della prima squadra dalla giornata di martedì 5 Maggio riprenderanno presso l'impianto sportivo de `La Ghirada´ la pratica sportiva individuale. Ulteriori provvedimenti verranno presi in considerazione dell'evolversi della situazione".
Quando si è fermato il rugby italiano e cos'è successo al campionato 2019/2020
La Federugby italiana lo scorso 23 marzo aveva deciso di sospendere ufficialmente in modo definitivo il campionato. E contestualmente aveva deciso di annullare la stagione senza assegnare lo scudetto: non ci sono state così nemmeno retrocessioni né promozioni. Praticamente tutto è stato congelato al momento dello stop: “Dobbiamo tutelare la salute, rispondere alle condizioni dell’Italia e lasciar operare i club con chiarezza” le motivazioni inserite nella nota ufficiale.