Il Chelsea ai calciatori: niente tagli agli stipendi ma devolvete soldi in beneficenza
Opere di bene. Le ha chieste espressamente il Chelsea ai propri calciatori che non vedranno salari ridotti né parcellizzati oppure spalmati sui bilanci dei prossimi anni. A differenza di molti altri club della Premier League (modus operandi comune a molte altre società d'Europa in questo periodo), i Blues hanno deciso di non adottare la politica dei tagli per compensare la flessione degli introiti provocata dall'emergenza coronavirus e dalla conseguente sospensione di tutta l'attività agonistica (dai campionati nazionali alle coppe).
A differenza di altri club del torneo d'Oltremanica come Arsenal, Southampton, West Ham e Watford (che hanno formalizzato intese sui tagli con i giocatori) è questa la linea dettata dagli uffici di Stamford Bridge ai tesserati, come si evince anche da un comunicato ufficiale pubblicato sul sito.
Per adesso non ci saranno riduzioni degli stipendi e il consiglio – è il passaggio più importante della nota – ha chiesto ai giocatori di concentrarsi sul sostegno a cause caritatevoli.
Una scelta in controtendenza anche rispetto a quanto emerso nelle settimane scorse: ovvero che anche il Chelsea mettesse mano al budget riducendo del 10% (e non del 30%) la voce relativa alle risorse per la rosa. Una scelta che la società ha motivato nella seconda parte del comunicato, ribadendo la necessità da parte di "coloro che più hanno" di mettere a disposizione parte delle fortune per il bene della comunità, adoperandosi nella raccolta e nella distribuzione dei fondi.
L'obiettivo era trovare un accordo che preservasse da un lato il lavoro e dall'altro incentivasse i nostri tesserati a partecipare a iniziative di beneficenza, offrendo sostegno a buone cause. Siamo grati alla squadra per aver contribuito a supportare il club soprattutto attraverso "PlayersTogether" che sostiene il servizio sanitario nazionale (British National Health Service).