Osimhen si racconta: “Vengo da dove non c’è speranza, Napoli è un sogno che diventa realtà”
Victor Osimhen è stato l'acquisto più oneroso nella storia Napoli. L'attaccante nigeriano si è raccontato in una lunga intervista distribuita sui canali social del club partenopeo per farsi conoscere meglio dai suoi nuovi tifosi.
Il numero 9 azzurro ha ripercorso tutta la sua vita, da quand'era piccolo per le strade di Lagos fino al suo trasferimento in Italia e alla decisione di vestire la maglia del Napoli. Sulla sua infanzia Osimhen ha raccontato: "Sono nato e cresciuto in Lagos, in un posto chiamato Olusosun. Sono cresciuto in un ambiente molto umile, è stato molto difficile per me. Mia madre è mancata quando ero piccolo, tre mesi dopo mio padre ha perso il lavoro. È stato un periodo molto difficile per me e i miei fratelli e sorelle, dovevo vendere acqua nelle strade trafficate di Lagos per poter sopravvivere. Io e i miei fratelli. È stato molto difficile, così come il posto da cui sono venuto. È un luogo in cui non c'è speranza, dove nessuno ti dice di credere in te. [..] La mia infanzia è stata dura, a differenza di altri bambini che magari se la godono. Io lottavo per sopravvivere, ero impegnato a guadagnare da vivere, per me e la mia famiglia. Sono andato via di casa che ero molto giovane. Vivevo in mezzo al traffico di Lagos, a fare lavoretti come tagliare l'erba, fare commissioni per altre persone, prendere acqua per i vicini, al fine di guadagnare qualche soldo per mangiare".
Osimhen: Drogba un esempio per me, è il mio idolo
Il calciatore classe 1998, che nell'ultima stagione al Lille ha realizzato 18 reti in 38 partite, con il Napoli ne ha segnati 19 in 43 presenze ma spesso è stato bloccato da infortuni. Humble Victor, così era soprannominato dai tifosi francesi, ha indicato in Didier Drogba il suo idolo da bambino: "Sono cresciuto guardando giocare Didier Drogba, è stato un esempio per me. Mi sono innamorato del suo modo di giocare e del tipo di persona che è. Da quel momento vedere giocare Drogba ha avuto un impatto importante sul mio futuro, mi ha aiutato molto".
Osimhen: Napoli è un sogno che si avvera
Osimhen ha raccontato le sue avventure calcistiche europee, dal periodo buio di Wolfsburg al suo approdo in Serie A: "Per me essere qui è un sogno che diventa realtà. Se qualcuno mi avesse detto tre anni fa che avrei giocato in una delle squadre più importanti al mondo non ci avrei creduto. Ho trascorso momenti difficili al Wolfsburg, sono stato rifiutato da due squadre belghe e poi sono stato reclutato dallo Charleroi. La mia vita era parecchio stressante all'epoca. Circa tre anni fa. Se qualcuno mi avesse detto che avrei firmato per il Napoli avrei risposto che sarebbe stato impossibile. Ora credo che nulla sia impossibile. Ho continuato a lavorare e fare le mie cose e ora sono qui. È un sogno che si avvera e sono grato per questo".
Il centravanti azzurro ha confidato anche qual è il suo prossimo obiettivo: "Il mio sogno è vincere il premio per il miglior calciatore africano dell'anno. Devo fare ancora molta strada e sto lavorando per raggiungere questo obiettivo. Penso di essere sulla strada giusta. Non sarà semplice, ma come persona avere una famiglia sarebbe un sogno".
Osimhen: I messaggi dei tifosi mi hanno convinto
Infine Osimhen ha confessato come sulla sua scelta di trasferirsi al Napoli abbiano influito anche i messaggi che i tifosi gli hanno inviato prima che firmasse: "Ancora prima di firmare con il Napoli era come se facessi già parte della squadra. Moltissimi tifosi del Napoli mi scrivevano, mi parlavano della città… Io leggevo tutto. Mi dicevano che la città è bella, che la gente è meravigliosa. Non credo che a Napoli esistano persone razziste, non ho mai visto nulla del genere da quando sono arrivato. Vedere la passione della gente per il calcio qui a Napoli è stato fantastico. Il Napoli è la loro vita e i tifosi darebbero qualsiasi cosa pur di vedere la squadra vincere. Penso di poter ricambiare e dare loro quello che vogliono, per essere amato ancor di più".