Zaytsev, Velasco e la polemica olimpica: “Allenatori da divano? Sono responsabile di ciò che dico”
Perdere non fa mai bene, anche se lo fai contro i campioni del mondo in carica. E' capitato all'italvolley alle Olimpiadi di Tokyo contro la Polonia dove gli azzurri hanno rimediato un sonoro 3-0 nella fase a gironi del torneo a cinque cerchi. Un ko che ha fatto rumore e che ha creato più di un malumore all'interno del gruppo, manifestato da alcune dichiarazioni infastidite da parte di Ivan Zaytsev tra i più rappresentativi della rosa e tra i più assenti nella sfida ai polacchi.
25-20; 26-24; 25-20: questo il verdetto del match contro la nazionale guidata alla perfezione da Wilfredo Leon e Bartosz Kurek. Al cospetto dei Campioni del Mondo i ragazzi del CT Chicco Blengini non sono riusciti a bissare il successo dell'esordio ottenuto al tie break contro il Canada e si sono arresi sul parquet in tre soli set. Poi, la polemica, con tanto di strascico social e i chiarimenti, sempre online, con Zaytsev protagonista fuori dal campo,.
Tutto è iniziato con lo sfogo a caldo dell'azzurro che non ha dato il suo consueto supporto al quintetto che ha sfidato la Polonia. Parole velenose, che hanno creato un tam-tam in crescendo: "Io sto cercando di dare sempre il massimo come i miei compagni, se poi la qualità non arriva ci vuole pazienza. Gli allenatori possono dire quello che vogliono, anche quelli dai divani e da casa. Che parlassero, poi vediamo. Facciamo i conti alla fine". Una frecciata che per la ‘Gazzetta dello Sport' aveva un bersaglio con nome e cognome: Julio Velasco, ex ct e oggi commentatore dei Giochi Olimpici.
Apriti cielo: sul web si sono sprecati commenti, illazioni, accuse nei confronti dell'azzurro e nei confronti dell'ex coach creando un vortice che ha portato ben presto al cortocircuito a tal punto che lo stesso Zaytsev si è trovato costretto a fare alcune precisazioni (taggando la stessa ‘Gazzetta') sul proprio profilo social:
non mi permetterei mai di rivolgermi in questi toni a Julio che, oltre ad avermi allenato, è una persona che stimo professionalmente e umanamente. Mi dispiace in particolar modo quando le mie parole, dettate sicuramente da un momento complicato, vengano interpretate diversamente dal contesto a cui mi riferivo. Durante un’Olimpiade non leggo social e non seguo interviste o interventi altrui perchè non ne avrei il tempo, ho tante cose per la mente a cui pensare per restare concentrato e risolvere le varie difficoltà del cammino olimpico. Spero che queste cose non accadano più, mi prendo la responsabilità di quello che dico e che faccio ma non di quello che non mi appartiene. Ivan
Capitolo chiuso. Adesso sotto con il Giappone, terzo match della fase a Gironi che è diventato fondamentale per puntare ai quarti di finale e ritrovare il sorriso. Non le polemiche.