Yee e Wilde si sfidano come a Parigi, ma il finale è pessimo: lo spirito olimpico è un ricordo
Come cambiano le cose in pochi giorni. Alex Yee e Hayden Wilde si erano resi protagonisti alle Olimpiadi di uno splendido finale nella gara di Triathlon. A vincere era stato il primo che aveva superato in extremis il suo avversario. Abbracci, congratulazioni e grande fair play tra i due. Il copione si è riproposto in una gara andata in scena in quel di Boston, anche se la conclusione è stata tutt'altro che all'insegna della correttezza.
Alla gara triathlon Supertri Boston di questo fine settimana Alex Yee ha concesso il bis. Ancora una volta era Hayden Wilde a guidare la gara della corsa, proprio davanti al britannico. Come accaduto a Parigi, ecco il "colpo di scena" con Yee che si è preso la vittoria. Quest'ultimo ha sfruttato l'ultima curva per piazzare l'affondo decisivo con uno scatto perentorio. Un vero e proprio cambio di marcia rivelatosi vincente, con buona pace di Wilde che inutilmente ha provato a recuperare.
Insomma un incredibile somiglianza con quanto visto ai Giochi Olimpici, con Yee a tagliare il traguardo per primo per prendersi la medaglia d'oro e il secondo a consolarsi con l'argento. C'è stato però qualcosa di molto diverso, ovvero l'atteggiamento del vincitore: Yee dopo essersi guardato alle spalle per capire la distanza dal suo inseguitore si è portato le braccia sul petto incrociandole. Un gesto a sottolineare la facilità con cui ha ottenuto quello che voleva.
Wilde che a Parigi si era comportato in modo impeccabile complimentandosi a più riprese con il vincitore e celebrandolo, questa volta è rimasto stupito dal suo atteggiamento e ha reagito in modo stizzito. Al momento dell'arrivo, ecco infatti che ha alzato le mani per esternato il suo disappunto per quella celebrazione considerata irrispettosa. Poi nessun cenno tra i due, con il neozelandese che a più riprese ha scosso la testa manifestando appunto la sua mancata approvazione dell'esultanza di Yee. Lo spirito olimpico è già finito?