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Yaroslava Mahuchikh regala un sorriso all’Ucraina: oro nel salto in alto dopo la fuga dalla guerra

Yaroslava Mahuchikh si è laureata campionessa del mondo indoor nel salto in alto ai Mondiali 2022. L’atleta ucraina è fuggita dalla guerra per raggiungere Belgrado dopo quasi tre giorni di viaggio.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il sorriso di chi sa di aver fatto un'impresa dopo mille difficoltà e la consapevolezza di aver regalato un momento di gioia alla sua Ucraina. Yaroslava Mahuchikh si è laureata campionessa del mondo indoor nel salto in alto ai Mondiali 2022 di Belgrado. L'aveva promesso al suo Paese, a sé stessa e alla Federazione che dopo il suo arrivo a Belgrado le aveva chiesto di vincere per l'Ucraina. La Mahuchikh l'ha fatto, mantenendo la promessa e vincendo con un salto di 2,02 m, battendo l'australiana Eleanor Patterson (2,00 m) e la kazaka Nadezhda Dubovitskaya (1,98 m). Una gioia immensa per l'atleta 20enne che è riuscita a fuggire dalla guerra scoppiata in Ucraina il 24 febbraio. La Mahuchikh ​​era infatti arrivata a Belgrado (sede dei campionati mondiali indoor) attraverso la Romania.

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In totale, un viaggio di quasi 2000 chilometri pur di gareggiare e raggiungere il suo obiettivo. La giovane atleta ucraina aveva raccontato la sua odissea vissuta poco prima dell'inizio del torneo. "Dopo ore di panico totale per lo scoppio della guerra, abbiamo lasciato la nostra città per trasferirci in un paesino non lontano da casa – aveva detto attraverso alcune dichiarazioni rilasciate alla Federazione ucraina – Nessuno pensava ad allenarsi in quel momento perché eravamo costretti a trascorrere giorni interi in cantina solo a monitorare minuto per minuto le notizie da Kiev, Sumy e Kharkiv". Gli allenamenti erano l'ultimo dei problemi e sicuramente non ha potuto provare nulla in uno stadio all'aperto. "Abbiamo organizzato il viaggio a Belgrado per quasi 2000 chilometri. Ci sono voluti più di tre giorni per arrivare qui, un viaggio nervoso". 

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Una volta giunta a Belgrado la Mahuchikh ha provato a mantenere la sua parola. Era tra i sei atleti ucraini presenti a questi Mondiali e non aveva altro obiettivo che provare a vincere per il suo popolo con l'incubo di una guerra rimasta ancora ben impressa nella sua mente: "Esplosioni, incendi e sirene antiaeree – ha raccontato ancora prima della partenza – Mi piacerebbe pensare che fosse solo un incubo, ma questa è la realtà ovunque nel mio paese oggi". Dopo la vittoria la Mahuchikh ha festeggiato avvolgendosi la bandiera dell'Ucraina attorno al corpo per stringersi simbolicamente al suo Paese. Impossibile trattenere le lacrime per quel trionfo che vale davvero tanto sotto tutti i punti di vista.

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