World Rugby Awards 2020: Sergio Parisse inserito nel XV del decennio
Quello di Sergio Parisse è uno dei nomi più importanti e significativi del Rugby italiano. Protagonista nei primi anni duemila con la Benetton Treviso, squadra con la quale ha vinto due scudetti e una Coppa Italia, l'attuale terza linea del Tolone ha infatti firmato pagine indelebili anche con la maglia della Nazionale azzurra. Una carriera di tutto rispetto, che ha certamente avuto un peso non indifferente sulla decisione finale del gruppo di esperti chiamati a scegliere la squadra del decennio della federazione internazionale.
Il trentasettenne nato in Argentina da genitori italiani, è stato infatti inserito nel XV ideale da un ‘panel' di grandi nomi della palla ovale (tra questi anche il CT dell’Inghilterra Campione del Mondo 2003, Clive Woodward), in occasione dei ‘World Rugby Awards 2020': la consueta cerimonia di fine anno, questa volta tenutasi in modalità virtuale, che ha premiato i 15 giocatori che hanno segnato la storia di questo straordinario sport negli ultimi dieci anni.
La gioia di Parisse
Per l'azzurro si tratta di un riconoscimento prestigioso e importante. Un premio per ciò che ha saputo fare anche con la Nazionale italiana (142 presenze di cui 93 come capitano, 5 mondiali disputati e 69 presenze nel Sei Nazioni), che lo affianca ai fenomeni neozelandesi, sudafricani e australiano e agli altri tre europei inseriti in questo speciale ‘dream team': gli irlandesi O’Driscoll e Murray e il gallese North. "Ogni minuto giocato con l’Italia è stato un onore e un privilegio – ha dichiarato Parisse – ed essere inserito tra i migliori atleti dell’ultimo decennio è un riconoscimento per tutti i compagni con cui ho avuto l’opportunità di condividere il campo e la maglia azzurra e spero possa ispirare i giovani italiani che si stanno affacciando sulla scena dei test o si stanno avvicinando al nostro sport".
"Guardo i nomi di questa squadra ideale e non posso non pensare che sarebbe stato fantastico poter scendere in campo tutti assieme almeno una volta, dopo esserci confrontati da avversari sul campo in tante occasioni. Ringrazio World Rugby e gli esperti che hanno votato la formazione ideale del decennio per la stima che hanno dimostrato nei confronti del mio rugby e per quanto spero di aver dato all’Italia in questi anni".