Volley, Mondiali: Italia-Russia 3-1, Azzurre in semifinale contro la Cina
Impresa dell'Italia di pallavolo femminile: le ragazze guidate dal c.t. Marco Bonitta strapazzano anche la Russia con un netto 3-1 (25-12, 25-17, 12-25, 25-23) e volano in semifinale, dove sfideranno la Cina. Senza storia la sfida di stasera: le russe, vincitrici degli ultimi due mondiali (2006 e 2010), escono con le ossa rotte dalla gara e lasciano così prematuramente il Mondiale. Adesso è corsa a quattro per il titolo iridato: Italia-Cina da una parte, Brasile-Stati Uniti dall'altra. Di queste, abbiamo già affrontato sia le cinesi che le statunitensi: le asiatiche sono cadute 3-1, le statunitensi per 3-0. Manca all'appello solo il Brasile, che è la squadra più accreditata alla vittoria finale. Almeno finora.
Il punteggio non ammette replice: la Russia nel primo set non ha superato i dodici punti, statistica che denota anche come mentalmente l'Italia sia stata nettamente superiore. Solo nel terzo set c'è stato un calo, ma il risultato finale non è mai stato in discussione. Siamo tra le prime quattro di questo Mondiale e, qualunque sarà la posizione finale, sarà un traguardo straordinario. E sarà merito di diversi fattori: in primis, del rientro di Marco Bonitta, che già nel 2002 guidò la Nazionale al primo e finora unico titolo iridato. Il ravennate ha saputo ricostruire il gruppo amalgamando le giovani (Bosetti, Chirichella, Signorile, Diouf, Folie) con le esperte (Piccinini, Arrighetti, Centoni, Del Core, De Gennaro). Ma anche la straordinaria umiltà di tutte le atlete, che mai nella competizione hanno mostrato crepe nella compattezza di gruppo. Riservate, timide e gran lavoratrici: anche nelle interviste, l'umiltà davanti a tutto.
E proprio l'umiltà sta dando i frutti sperati. L'Italia vista stasera è stata la migliore vista in questo Mondiale: devastante Nadia Centoni nelle sue schiacciate, decisivi i recuperi di Monica De Gennaro, intelligentissima Valentina Arrighetti nel coprire ogni zona del campo. E poi ancora: i muri di Chirichella, le giocate di Del Core, le "bombe" di Diouf, rinominata "il braccio violento del volley". Una gara che davvero non poteva andare meglio. E domani c'è la Cina: in palio, la finalissima contro la vincente di Brasile-Stati Uniti.