Volley, Italia: sfida Mondiale con il sestetto rosa (FOTO)
Cuore e passione: l'Italia della pallavolo femminile continua ad incanalare successi e consensi. Un Mondiale, si sa, raccoglie sempre tanto successo. Anche in Italia, paese dove il calcio (al maschile) soffoca e chiude gli spazi agli altri sport, ci si esalta per una competizione iridata che si svolge nei propri palazzetti: e quando poi c'è una Nazionale così forte come quella vista finora, sognare la finale Mondiale è più che lecito. L'Italia del resto è una squadra che piace: tanti volti giovani, tanta esperienza da parte delle veterane, e soprattutto fame di vincere. Finora c'è un solo Mondiale all'attivo vinto dall'Italia, nel 2002: il tecnico era Marco Bonitta, che lasciò nel 2006 e che è tornato quest'anno all'appuntamento con la rassegna iridata casalinga. E quest'anno, l'impresa è possibile. Non sarà facile contro le corazzate Cina, Giappone, Stati Uniti e Russia: ma l'impresa è fattibile.
L'Italia ha dimostrato di potersela giocare con tutte: delle sei vittorie finora, in quattro casi è stato un netto 3-0 (Tunisia, Croazia, Argentina, Belgio), solo in due occasioni abbiamo ceduto un set (Germania ed Azerbaigian), e l'unica sconfitta è maturata solo al tie-break (contro la Repubblica Dominicana). Un mondiale a trazione anteriore: stanno facendo benissimo le giovani Cristina Chirichella e Caterina Bosetti (entrambe classe 1994), così come Valentina Diouf. L'esperienza delle veterane ha fatto poi il resto: da Francesca Piccinini a Nadia Centoni, da Valentina Arrighetti ad Antonella Del Core, è una squadra azzurra completa, dove tutte lottano per una causa comune. Particolarmente efficace l'asse "napoletana" della squadra: Del Core, Chirichella e Monica De Gennaro sono quasi sempre in campo assieme, dando così all'Italia un'ossatura tutta Made in Naples. E dire che in Serie A le squadre napoletano mancano addirittura dalla stagione 2005/2006, quando vi giocò l'Arzano.
E da domani, si fa sul serio: l'Italia chiuderà la seconda fase sfidando il Giappone prima e la Cina poi. Fondamentale racimolare quanti più punti possibili, per accedere alla fase tre senza particolari affanni. Poi l'obiettivo sarà uno solo: le finali di Milano. Per un sogno chiamato Mondiale.
La formula dei Mondiali
Il Mondiale di Pallavolo femminile ha una struttura complessa: ai nastri di partenza, si sono presentate ventiquattro formazioni, divise in quattro gironi da sei squadre, con gare di sola andata. Al termine di questa prima fase, sono passate alla seconda fase in sedici: le prime quattro dei gironi, mentre le ultime due sono tornate a casa. Le sedici squadre sono state così divise in due gironi da otto squadre, ma queste si sono portate con loro i punti fatti nella prima fase contro le altre qualificate (l'Italia ne ha portati sette), perdendo così i punti fatti con le squadre eliminate (nel caso delle Azzurre, sei). Alla terza fase accedono invece le prime tre classificate dei due gironi, che si qualificano per ulteriori due gironi da tre squadre, con il solito sistema di girone all'italiana: a quel punto, le prime due qualificate nei due gironi accedono alla fase finale (strutturata come di consueto con semifinali e finali), mentre le ultime di ogni gironi accedono alla finale per il quinto posto.