Olimpiadi Parigi 2024

Vito Dell’Aquila pronto per le Olimpiadi di Parigi: “Il Taewkondo mi ha fatto vincere la timidezza”

L’oro olimpico di Tokyo spiega a Fanpage.it come ha preparato l’avventura di Parigi 2024. Ma anche di come questa disciplina gli abbia permesso di vincere la timidezza.
432 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

A soli 23 anni Vito Dell’Aquila, atleta di Taewkondo, partecipa alla sua seconda Olimpiade. Nato in un piccolo Paese della Puglia, Mesagne, oggi combatte a livello olimpionico senza mai dimenticarsi da dove è venuto.

Non vinco per me stesso, ma soprattutto per la mia Terra”, ci confida Vito a Fanpage.it. Il giovane campione ha iniziato taewkondo nel 2008 soprattutto grazie al padre, appassionato di tutti gli sport da combattimento, ma anche alle gesta filmiche di Jackie Chan, Rambo, Rocky. Insomma Vito cresce con il mito delle arti marziali e questo lo spinge a intraprendere questa carriera. Ma c’è un altro motivo che lo ha spinto a iniziare: “Non parlavo, a scuola ero molto timido, così ho iniziato per combattere la timidezza, e devo dire che ha funzionato".

Vito a neanche 17 anni compiuti vince un bronzo ai Mondiali di Muju, nel 2018, un bronzo agli Europei di Bari, nel 2020 l’oro ai giochi olimpici di Tokyo. Vito ricorda tutti questi momenti e tante altre medaglie con il sorriso, ma forse quella che l’ha toccato di più, è stata proprio quella dei Mondiali di Muju: “È stato il mio primo Mondiale senior, avevo 16 anni e mezzo, ero in Corea che è la patria del taekwondo, ed ero in mezzo alle leggende di questo sport”.

Lo sport che proverà a onorare anche a Parigi, spiega Vito, ha poche ma semplici regole:  innanzitutto si combatte su un ottagono. Per arrivare alla vittoria bisogna vincere due round al meglio dei tre. Si indossa una corazza, un casco elettronico, i parapiedi, i parabraccia, i parastinchi, la conchiglia, il paradenti e dei guanti. Sotto tutta questa attrezzatura si utilizza il dobok con la cintura. Per segnare i punti vi è un sistema elettronico, in modo che quando il colpo arriva sulla corazza, il computer segna il punteggio.

Cosa segneranno invece per Vito le Olimpiadi di Parigi? Lui confida che si aspetta tanto. “Mi piacerebbe ottenere una medaglia e ovviamente la più prestigiosa. So che sarà difficile quindi sto andando lì cercando di godermi ogni momento e facendo il mio lavoro”.

432 CONDIVISIONI
709 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views