Vietate le Olimpiadi al campione di boxe Manny Pacquiao: una regola lo condanna, è troppo vecchio

Per Manny Pacquiao il sogno olimpico si è frantumato ancor prima di concretizzarsi a causa di una regola che il CIO ha deciso essere improrogabile senza avvallare alcuna eccezione. Alle Olimpiadi, nel pugilato, il limite d'età è infatti stato stabilito a 40 anni. E così, il 45enne campione filippino, autentica icona della boxe internazionale, non potrà coronare un ritorno che sarebbe stato storico, dopo essersi ritirato nel 2021.
Una regola che potrebbe essere considerata un controsenso ma che esiste ed è stata decisa dal Comitato Olimpico Internazionale in tempi non sospetti, per tutelare la salute degli atleti in uno sport d'urto e d'impatto come la boxe: alle Olimpiadi possono accedervi unicamente iscritti che non superano i 40 anni. Dunque, la richiesta presentata in questi giorni dal pugile filippino Manny Pacquiao di poter essere presente ai Giochi di Parigi 2024 è stata respinta. E poco importa se in altre discipline le Olimpiadi narrano di campioni e protagonisti ultra settantenni. E ancor meno non è servito a nulla ricordare che proprio all'età di Pacquiao, George Foreman conquistò il titolo di campione del mondo: il fenomenale statunitense aveva 45 anni e 9 mesi.

Il nome di Pacquiao è uno di quelli che hanno scritto pagine memorabili della boxe. Considerato da tutti tra i migliori pugili di tutti i tempi, grazie ai suoi innumerevoli successi e primati tra cui l'essere il primo e unico ad aver conquistato almeno un titolo di campione mondiale in otto differenti classi di peso. In totale, Pacquiao ha vinto dodici titoli iridati, ed è stato il primo a vincere il campionato lineare in cinque diverse classi. Un palmares da capogiro in gloriosi 22 anni di una carriera difficilmente ripetibile. Eppure anche di fronte a tutto ci, il CIO gli ha negato Parigi 2024.
Pacquiao, classe 1978, si è presentato in perfette condizioni fisiche e ha richiesto un pass per partecipare ai prossimi Giochi parigini di quest'estate, vedendosi però rifiutare il permesso di un posto: nel pugilato a 5 cerchi, infatti, l'età massima consentita è di 40 anni e il campione filippino è cinque anni oltre questo limite. A nulla, dunque, è valso il suo glorioso passato né tanto meno chi ha messo mano agli albi olimpici ricordando che, seppur in altre discipline, c'è chi ha partecipato – e vinto – a età ben più avanzate.
Come il tiratore svedese Oscar Swahn che a 72 anni vinse l'ultima delle sue sei medaglie o come la cavallerizza britannica Lorna Hilda Johnston che a 70 anni, a Monaco 72, si impose nel dressage. Storie d'altri tempi? Non del tutto, perché a Tokyo 2020 a togliersi la soddisfazione di una doppia medaglia olimpiaca è stato il cavaliere australiano Andrew James Hoy, che ha vinto a 62 anni suonati.