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Verso Italia-Tonga | Parla Troiani, team manager degli azzurri (VIDEO)

Sabato l’Italia del rugby sfiderà il Tonga, la nazionale del piccolo stato dell’Oceania che occupa il 12° posto nella classifica ranking mondiale. L’Italia è all’11°.
A cura di Redazione
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Atelea Okati del Tonga
Atelea Okati del Tonga

Il giorno del primo dei tre difficili test match che attendono gli azzurri si avvicina. Sabato 10 novembre, alle 15.00, Italia e Tonga scenderanno in campo ognuno con l'obiettivo di vincere. Per gli azzurri, infatti, si tratta di una partita che li lancerebbe bene nelle successive partite contro All Blacks e Australia; mentre per il Tonga si tratta in primo luogo della possibilità di far dimenticare la brutta figura del 2005, nella quale la squadra oceanica perse contro l'Italrugby per 48 a 0. Eppure il Tonga – è bene precisarlo – nel ranking mondiale si posizione al 12° posto, ovvero subito dopo i ragazzi di Brunel che sono undicesimi.

Proprio sulla pericolosità del Tonga pone l'accento il team manager della selezione azzurra, Luigi Troiani, che sottolinea le qualità fisiche degli isolani, mentre nell'aspetto tattico potrebbero offrire agli italiani un importante vantaggio strategico. Come da intervista in apertura, Troiani non manca di fare riferimento anche alla preparazione, che ha permesso al Tonga di fare bella figura nel mondiale ma che potrebbe diventare, visto che l'appuntamento è a Brescia e che gli italiani si stanno allenando con intensità ormai da tempo, un altro punto a favore per gli azzurri.

Come ricorda stesso Troiani, iniziare bene sarebbe anche il modo migliore per andare poi alle sfide successive con un po' di morale in più e cercando di fare l'impossibile. La Nuova Zelanda e l'Australia sono due squadre di categoria superiore – di cui la prima è anche l'attuale campione mondiale – ma con la calma di chi ha vinto la prima e la grinta di chi vuole mettere in difficoltà i grandi si spera nel piccolo miracolo di non uscire sconfitti o, comunque, di giocarla fino alla fine. Va detto, infatti, che gli All Blacks approfitteranno della sfida italiana per provare ad inserire nuovi e giovani talenti nella tremenda selezione neozelandese. Magari non la meriteranno e noi potremmo mettere il punto su un nuovo, piccolo traguardo.

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