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Velasco si dimette da coach di Busto Arsizio, club furioso: “Lesivo e scorretto, ci tuteleremo”

Volano stracci tra Julio Velasco e Busto Arsizio all’indomani dell’addio da coach del club lombardo. Colpa della Federvolley, rea di non aver mai coinvolto la società che aveva tesserato l’argentino fino a fine anno con un contratto che non precludeva alcun doppio ruolo. Ma dopo la nomina a ct azzurro e di fronte alle dimissioni, la UYBA ha emesso una feroce nota ufficiale: “Trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell’etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Julio Velasco sarà il nuovo ct della nazionale femminile di volley per il dopo Mazzanti. Una decisione ratificata dalla FIPAV nelle scorse settimane e che ha individuato nel coach argentino la persona ideale per resettare tutto e ripartire con il piede giusto. Un incarico che partirà dal 1° gennaio e che avrebbe permesso a Velasco di proseguire nel suo attuale incarico, a Busto Arsizio, senza ingerenze o clausole particolari ma non sarà così: Velasco ha deciso di dimettersi come allenatore della squadra femminile della UYBA venendo contro al contratto che aveva sottoscritto e scatenando una furiosa reazione del club lombardo.

Volano stracci tra Busto Arsizio e la FIPAV, la Federazione italiana di Pallavolo prima e massima imputata per quanto è accaduto e sta accadendo in questi giorni attorno alla figura dell'oramai ex tecnico Julio Velasco. Il club lombardo ha emesso un durissimo comunicato all'indomani delle dimissioni presentate dal coach evidenziando una situazione paradossale in cui nessuno, mai e ancora, ha intrapreso contatti con la società con cui regolarmente Velasco era tesserato fino a fine stagione. Evidenziando il comportamento antisportivo "di tutti i soggetti attivi", dannoso e lesivo per Busto che ha annunciato di valutare anche le vie legali per tutelare i propri interessi.

Non doveva finire così, perché quando la FIPAV lo scorso 8 novembre ha emesso il comunicato che tutti gli appassionati di volley attendevano d tempo, invece dei nuvoloni a tornado sembrava di intravvedere finalmente il cielo terso. Conclusa la polemica era Mazzanti, finita come peggio non poteva andare, la nomina di ct del volley azzurro femminile di Julio Velasco era stata accolta come uno squillo di tromba benvoluto da tutti. Anche da parte della UYBA Volley, società femminile con sede a Busto Arsizio che milita nel campionato di Serie A1 e aveva sotto contratto l'argentino. Un contratto che non precludeva alcuna clausola per una eventuale nomina a ct azzurro ma che richiedeva un confronto diretto tra le parti, nel più classico mantenimento dei buoni rapporti. Che si sono frantumati di fronte al crudo e durissimo comunicato del club.

"La società biancorossa specifica che nel contratto sottoscritto con il Sig. Velasco non erano contenute clausole rescissorie operanti in automatico in caso di sua nomina come Coach della nazionale maggiore, anzi il contratto era stato strutturato in modo che il sig. Velasco potesse ricoprire il doppio incarico (coach UYBA e coach Nazionale maggiore) senza alcuna preclusione di sorta. Per questo UYBA ha sempre ritenuto il Sig. Velasco coach della squadra almeno sino al termine della stagione, con durata contrattuale prevista nelle clausole dedicate". Così inizia la pesante nota del club, rivolta direttamente alla FIPAV ma che non risparmia a Velasco poco velate critiche, senza una presa di posizione chiara e rispettosa per gli impegni presi.

L'annuncio della FIPAV per Julio Velasco nuovo ct dell'Italvolley femminile
L'annuncio della FIPAV per Julio Velasco nuovo ct dell'Italvolley femminile

"Nessun contatto con UYBA è stato effettuato da Fipav prima della convocazione del Sig. Velasco presso la sede Fipav per la proposta del ruolo di coach della Nazionale maggiore, cosi come non sono state verificate da Fipav con il sig. Velasco le clausole contrattuali presenti nel contratto tra UYBA e lo stesso tecnico, e ancora mai è stato chiesto da Fipav un incontro con il Presidente e A.D. di UYBA prima del comunicato stampa di nomina del Sig. Velasco quale coach della Nazionale. Mai nessun confronto è stato promosso da Fipav, ben sapendo che il Sig. Velasco fosse coach della nostra storica società, violando dunque qualsiasi norma di buona fede, correttezza e trasparenza nei nostri confronti.
Mai è stato ricercato un dovuto e costruttivo colloquio da FIPAV con UYBA, il tutto in spregio ai progetti, investimenti e sacrifici di UYBA, tesserata FIPAV da 53 anni, per disputare un campionato propositivo e alla ricerca di una visione di obiettivi sportivi, culturali, etici, internazionali di sicuro interesse per tutto il sistema pallavolo (a cui la società Brera Holding ha dato credito e riconosciuto legittimazione, tanto da essere la prima società americana a investire nel mondo della pallavolo femminile)"

L'indice puntato del club campione d'Italia nel 2011-12, storica stagione in cui si impose anche in Coppa Italia, In Supercoppa e in Coppa CEV, arriva a minacciare anche vie legali per tutelarsi da una situazione paradossale: "ll comportamento di FIPAV e di tutti gli attori attivi di questo caso appare con evidenza, agli occhi di UYBA, responsabile di gravi e ingenti danni alla reputazione societaria di UYBA, al progetto sportivo della stessa a stagione iniziata, destabilizzatore della serenità dell’intera squadra (tanto in campo quanto dirigenziale, tanto per la città di Busto Arsizio che per i suoi tifosi).

La società biancorossa si riserva di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela, a qualsiasi titolo. UYBA Volley attende ancora da parte di Fipav un concreto riscontro e fissazione di un incontro volto ai dovuti chiarimenti, formali scuse e ricerca di adeguate soluzioni nell’interesse di UYBA e atte a salvaguardare Io svolgimento del campionato in modo regolare, paritetico, eguale. Spiace aver sinora vissuto – conclude amaramente la nota ufficiale –  solo noi di UYBA, un trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell’etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio"

Una furia comprensibile proprio perché la UYBA, in pieno campionato, deve affrontare adesso la delicata scelta del nuovo coach in panchina, cercando di riprendersi da un avvio difficile che la vede dopo 8 giornate militare nella parte bassa della classifica di A1, con soli 7 punti in piena zona playout.

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