Van Gelder trovato ubriaco, l’Olanda lo esclude dalle Olimpiadi
Gli eccessi, soprattutto nel mondo dello sport, si pagano: ne sa qualcosa l'olandese Yuri Van Gelder che è stato rimandato a casa dalle Olimpiadi per essere stato trovato ubriaco. Il ginnasta è stato espulso dal Comitato Olimpico dei Paesi Bassi con l'accusa di aver violato il codice etico interno.
Una doppia violazione che costa cara
L'atleta sabato si era guadagnato l'accesso alla finale di specialità agli anelli dopo un ottimo turno di qualificazione: considerata l'età – 33 anni – l'ultima possibilità di vincere una medaglia a cinque cerchi. L'olandese avrà pensato che l'avvenimento meritava di essere festeggiato e così è uscito dal villaggio olimpico per andare a bere una cosa, tornandovi nelle prime ore di domenica mattina. Scoperto, Van Gelder ha ammesso sia di aver lasciato il luogo dove soggiornano gli atleti sia di aver bevuto qualche bicchierino: la federazione orange, di fronte alla doppia violazione del codice etico non ha potuto far altro che escludere l'atleta. Non è la prima volta che l'olandese si fa beccare in atteggiamenti poco consoni: nel 2009, infatti, era stato squalificato per un anno a causa di una positività alla cocaina.
Un disastro sportivo
Una decisione sicuramente difficile da prendere, ma necessaria, come ha spiegato portavoce del Comitato Olimpico olandese, Maurits Hendriks: "Una decisione difficile per noi. Sportivamente parlando è un disastro, ma Yuri ma ha violato il nostro codice e non abbiamo altre scelte. Tutti gli accordi e le regole vanno rispettati. I nostri atleti hanno uno standard a cui devono attenersi e questo comportamento è inaccettabile". Adesso Van Gelder si è giocato forse l'ultima chance di conquistare una medaglia olimpica e l'Olanda si ritrova a non poter contare su uno dei suoi atleti migliore: una bravata che è costata cara ad entrambe le parti in causa.