van de Velde piange in TV, le sue Olimpiadi sono state un inferno: fu condannato per stupro
Steven van de Velde aveva tutti i riflettori puntati addosso alle Olimpiadi. Questo atleta olandese impegnato nel torneo di beach volley è stato al centro di una clamorosa polemica: la sua presenza ai Giochi ha sollevato indignazione per il suo passato, macchiato da una condanna a 4 anni di carcere dopo l'ammissione dello stupro di una ragazzina di 12 anni. Dopo settimane di silenzio, van de Velde è tornato a parlare, piangendo in diretta TV anche a causa dei fischi costanti ricevuti durante le sue partite.
La storia di van de Velde, alle Olimpiadi nonostante una condanna per stupro
Il 30enne che ha scontato solo un anno di carcere in quanto colpevole di tre capi d'imputazione per stupro di minore a Milton Keynes nel 2014, quando aveva 19 anni, è stato ritenuto in regola per competere ai Giochi olimpici. L'accoglienza ricevuta però è stata tremenda, con tanto di fischi copiosi ed esultanza dopo l'eliminazione degli ottavi di finale insieme al compagno Matthew Immers il 4 agosto.
Il pallavolista olandese piange durante l'intervista TV
In un'intervista a NOS, van de Velde ha ammesso di aver preso anche in considerazione l'idea di saltare del tutto le Olimpiadi, arrivando a criticare aspramente i media per il caso. L'intervento davanti alle telecamere si è rivelato molto duro per il giocatore che è sposato felicemente con un'altra pallavolista ovvero Kim Behrens. Le sue parole sono state intervallate dalle lacrime: "Ho pensato certamente al mio passato. Ho fatto qualcosa di sbagliato, dieci anni fa. Devo accettarlo. Ma ferire le persone che mi circondano, che si tratti di Matthew, di mia moglie, di mio figlio… per me è semplicemente troppo. Quello è stato sicuramente un momento in cui ho pensato: ne vale la pena?".
Insomma van de Velde si è commosso per tutte le persone che lo circondano che hanno dovuto fare i conti con le reazioni del pubblico alla sua presenza olimpica. Ci sono state addirittura delle petizioni per far sì che l'olandese non partecipasse ai Giochi. John Van Vliert, addetto stampa del ha dichiarato: "Due delle misure che abbiamo adottato sono state quella di far dormire Steven fuori dal villaggio, la seconda è stata quella di non rispondere alle domande nelle zone di incontro. Lo stiamo ‘proteggendo' per permettergli di giocare".
Un funzionario di Parigi ha confermato e aggiunto: "Van de Velde è stato portato via con tre guardie del corpo. Di solito tutti passano attraverso la mixed zone. Ma lui non è venuto per evitare la violenza mediatica. Non ne siamo contenti, ma la decisione è stata presa ai vertici del CIO".