Usyk nuovo re dei pesi massimi, accusa pesante di Fury: “Ha vinto perché il suo paese è in guerra”
Oleksandr Usyk ha battuto ai punti, con decisione non unanime, l'inglese Tyson Fury e si è preso il titolo di campione mondiale dei pesi massimi. Alla Kingdom Arena di Riyad, in Arabia Saudita, nell'evento ribattezzato ‘Ring of fire', il fuoriclasse ucraino ha battuto il detentore della corona WBC e adistanza di 25 anni, da quando Lennox Lewis aveva sconfitto ai punti Evander Holyfield, Usyk riesce nell'impresa di riunire tutte le cinture dei massimi (IBF, WBA, WBC, WBO).
"Grazie mille alla mia squadra, al mio Dio, Gesù, sua eccellenza. Per la mia famiglia. Per il mio paese!": queste le prime parole dell'atleta ucraino molto emozionato dopo la vittoria.
Usyk è stato incoronato campione del mondo indiscusso dei pesi massimi dopo un'estenuante battaglia: due giudici hanno segnato l'incontro 115-113 e 114-113 a favore di Usyk mentre il giudice finale ha dato a Fury 114-113. Un combattimento esplosivo tra i giganti dei pesi massimi, con Fury che sembrava prendere un vantaggio durante i round di apertura, ma Usyk ha reagito infliggendo una raffica di pugni all'inglese nel nono round che gli hanno spianato la strada per la vittoria.
Annunciata la rivincita: sarà il 12 ottobre 2024, sempre a Riyad.
L'accusa pesante di Fury: "Ha vinto perché il suo paese è in guerra"
La nottata di Riyad, però, si è chiusa con qualche polemica in merito all'assegnazione della vittoria ad Oleksandr Usyk: Tyson Fury nell'intervista a DAZN nel post-match ha affermato che l'avversario è stato premiato con la vittoria solo "perché il suo paese è in guerra".
The Gipsy King, così è soprannominato per le sue origini nomadi, ha dichiarato: "Credo di aver vinto quella battaglia. E credo che lui abbia vinto alcuni round, ma io ne ho vinti la maggior parte. Credo che entrambi abbiamo combattuto bene, il meglio che potevamo fare. E, sai, il suo paese è in guerra. Le persone si schierano con il paese in guerra".
Fury è già proiettato alla rivincita e non vuole più pensare alla sconfitta: "Torneremo dalle nostre famiglie e lo rivedremo ad ottobre. Torneremo indietro, ci riposeremo. Credo di aver vinto la battaglia, ma non ho intenzione di sedermi, piangere e trovare scuse. Ci rivedremo in ottobre".