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Una simulazione ha svelato come finirebbe tra Bolt e Lyles sui 100 metri: esito schiacciante

Una ricostruzione virtuale delle sfide (due volte sui 100 metri e una sui 200) ha sancito chi è ancora l’uomo più veloce al mondo e come finirebbe una sfida tra Noah Lyles, oro olimpico a Parigi 2024, e l’ex velocista pluridecorato, Usain Bolt.
A cura di Maurizio De Santis
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Come finirebbe una sfida sui 100 metri tra Noah Lyles, oro olimpico a Parigi 2024, e l'ex velocista pluridecorato, Usain Bolt? Impossibile trarre una risposta dalla realtà, dalla possibilità che l'americano e il giamaicano si confrontino in pista. Ci ha pensato una simulazione 3D a offrire una prospettiva sull'esito ipotetico della corsa tra sprinter e il risultato è stato schiacciante. In favore di chi? Su 3 gare (due volte sulla distanza dei 100 e una sui 200 metri) ha prevalso per 3-0 il caraibico ma l'avversario gli ha dato filo da torcere anche nella trasfigurazione virtuale.

Lyles oro a Parigi ma il record nei 100 metri è ancora di Bolt

I numeri, non mentono mai. Non dicono tutto ma almeno tracciano una linea guida e anche nella finzione elaborata al computer chiariscono come il velocista statunitense sia ancora lontano dall'eguagliare Bolt (9″58, primato assoluto). Per adesso può solo tenergli testa, nemmeno il suo avatar riesce a batterlo. Ai Giochi disputati nell'estate scorsa Lyles ha stampato il tempo di 9″79 nella gara regina dell'atletica: gli è valso l'appellativo di uomo più veloce al mondo e s'è tolto perfino lo sfizio di voltarsi per vedere (e sbeffeggiare) l'avversario più diretto, Kishane Thompson, in un arrivo al fotofinish beffardo ed emozionante.

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Il trionfo dell'americano ai Giochi 2024 tra vendetta e polemiche

Lo statunitense s'è preso la vendetta che covava da un anno poi gli dei dello sport si sono messi di traverso. Sognava di fare filotto dorato coi 200 (presentandosi baldanzoso) e nella staffetta 4×100 ma s'è dovuto accontentare solo di un bronzo nella prima prova, sfiancato dal Covid (aveva tossito per tutta la notte precedente), attaccato per come ha gestito la sua condizione (anche) dopo la gara. "Voglio che l'atletica sia conosciuta non solo per quello che accade in una gara di velocità – ha più volte ribadito, spiegando le ragioni del suo approccio spesso poco sobrio -. Voglio che vi godiate l'intero spettacolo, la parte di intrattenimento". A qualcuno, però, tanta esuberanza non piace.

La simulazione in 3D conferma: Bolt più veloce al mondo anche col suo avatar

Contro Bolt, anche in simulazione 3D, è un'altra cosa. Il 9″58 segnato dal giamaicano a Berlino nel 2009 è traguardo che vede vicino, il tempo gioca a suo favore. Per ora il record mondiale è saldamente in pugno al caraibico. Non solo quello, a giudicare dalla ricostruzione virtuale di un duello tra figli del vento. Per ben 3 volte Lyles è battuto dalla leggenda della velocità. Nella prima gara Bolt vince "facile". Nella seconda Lyles acquisisce un leggero vantaggio alla partenza ma viene superato allo sprint.

Finale identico anche sulla distanza dei 200 metri. Il miglior tempo di Lyles resta il 19″53 ottenuto a Eugene, alla vigilia delle Olimpiadi dove invece ha corso in 19″70. Parziale ancora "lontano" rispetto al 19″19 (primato iridato) detenuto da Bolt che ha fatto peggio (si fa per dire) solo a Rio 2016 (19″78).

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