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Un uomo a cui è stato diagnosticato un cancro terminale completa il campionato mondiale Ironman

Jonathan Pascual è riuscito a completare il campionato mondiale di Ironman, una delle prove sportive più massacranti, nonostante una diagnosi di cancro terminale, un paraganglioma mediastinico allo stadio 4: “È stato difficile allenarsi a causa della mancanza di respiro e del dolore cronico”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La volontà feroce di Jonathan Pascual ha spinto quest'uomo ad andare a cercare i propri limiti, per toccarli e spingerli un po' più in là. Non così tanto da poter riscrivere una diagnosi di cancro terminale, ma abbastanza per portare a termine un'impresa sportiva che è per pochissimi, anche giovani e in buona salute: completare un Ironman, ovvero la prova di ‘super triathlon' che si compone di 3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km di corsa, la distanza della maratona. E non un qualsiasi Ironman, ma il campionato mondiale di questa disciplina massacrante, svoltosi a Kona, nelle Hawaii, sabato 26 ottobre.

Dalla diagnosi di paraganglioma mediastinico allo stadio 4 al Mondiale Ironman portato a termine

Jonathan è un infermiere cinquantenne californiano, specializzato in trapianti di polmone, la cui vita è cambiata il giorno in cui nel 2022 gli è stato diagnosticato un paraganglioma mediastinico allo stadio 4, un raro tipo di cancro che si era diffuso ai polmoni e alle ossa, e gli è stata data una prognosi di sopravvivenza di cinque anni. Una mazzata cui Jonathan ha reagito con tutto quello che aveva dentro, trasformando il suo amore per il triathlon nella molla potente per riuscire in un'impresa all'apparenza folle, ma profondamente, meravigliosamente umana.

La carriera nel triathlon di Pascual è iniziata nel 1999: da allora ha partecipato a più di 15 eventi Ironman, il che gli ha fatto guadagnare lo status di Legacy Athlete, permettendogli di qualificarsi per il campionato mondiale, la prova delle prove, dove determinazione e resistenza, voglia e cuore, sono necessari come le doti atletiche. Jonathan ha bilanciato con le prime le comprensibili difficoltà sul piano fisico, dovute all'avanzamento della malattia.

Jonathan Pascual è riuscito nell'impresa nonostante il cancro terminale

"È stato sicuramente più difficile allenarsi per il Mondiale a causa della mancanza di respiro e del dolore cronico", ha spiegato Pascual. La sua malattia influisce sulla frequenza cardiaca, causando vertigini e persino svenimento se ci si sforza eccessivamente. Nonostante queste enormi difficoltà, Jonathan non si è lasciato fermare dalla diagnosi di una patologia terribile: l'uomo ha sottolineato che la partecipazione all'Ironman di Kona non è stata solo una conquista personale, ma anche un omaggio ad altri malati di cancro.

Il paraganglioma mediastinico è un tipo estremamente raro di tumore neuroendocrino che si sviluppa nel mediastino, la cavità centrale del torace tra i polmoni. I paragangliomi colpiscono circa due persone su un milione e all'interno di questo già esiguo numero la variante mediastinica rappresenta meno dello 0,3%. Per Pascual, inoltre, questa malattia si aggiunge ad una storia medica già complicata: nel 2007 gli fu diagnosticato un tumore al cervello, che è stato possibile rimuovere chirurgicamente. Un intervento non possibile per un paraganglioma mediastinico in stadio avanzato, una forma di cancro difficile da trattare e con una prospettiva di sopravvivenza limitata.

La prova più impegnativa per Jonathan nell'Ironman mondiale è stata quella di nuoto. La posizione orizzontale influenzava il flusso sanguigno a causa del tumore, rendendogli molto difficile respirare: "C'erano delle volte in cui dovevo girarmi e nuotare sulla schiena solo per riprendere fiato – ha spiegato, aggiungendo poi cosa significa per lui aver completato la prova – Vedermi tagliare il traguardo era un momento che immaginavo nella mia mente da anni, come un film", ha spiegato.

Con questa sua impresa, Pascual spera di incoraggiare gli altri a non arrendersi, anche in circostanze estreme, e a chiedere aiuto quando ne hanno bisogno: "Sono qui oggi per il sostegno che ho ricevuto dagli altri. È così importante essere un buon amico, il miglior compagno di squadra, il miglior figlio o figlia ed essere la persona più gentile nella stanza. Essere una forza del bene ci consente di avere un impatto positivo sulla vita degli altri".

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