Un nuovo sport sta spopolando su TikTok, è il “tuffo della morte”: solo per professionisti
Su TikTok c'è una ragazza norvegese poco più che ventenne che sta spopolando con video da milioni di visualizzazioni in cui si cimenta in un nuovo sport noto come ‘death diving', ovvero il ‘tuffo della morte'. Vedendo i filmati e approfondendo di cosa si tratta, si capisce bene da dove si origini il nome in questione. Parliamo di freestyle estremo, lanciandosi da altezze di varie decine di metri nei posti più diversi, con l'unico comune denominatore rappresentato dal mare sottostante in cui immergersi.
Ci sono due specialità di death diving: quella classica, dove si deve veleggiare di pancia, estendendo gambe e braccia senza alcuna rotazione, rannicchiando il corpo in posizione fetale appena prima di entrare in acqua in modo da evitare di farsi male; e quella freestyle propriamente detta, in cui tutto è consentito dopo essersi buttati (rotazioni, salti mortali e qualsiasi altra figura) tranne ovviamente che tuffarsi in maniera canonica, dallo stacco all'entrata in acqua, che avviene per lo più di schiena o fianco. Qui sotto una compilation di tuffi in entrambe le modalità effettuati ai campionati mondiali.
Le radici del death diving sono in Norvegia: il campionato del mondo si è svolto sempre ad Oslo dalla sua prima edizione nel 2008. E norvegese è per l'appunto una delle campionesse più abili della specialità freestyle, Asbjorg Nesje, che detiene il record mondiale femminile per quanto riguarda l'altezza da cui si è lanciata, con 24,8 metri (quello maschile è di 31,3 metri). Ma guardando i video di questa impavida tuffatrice si capisce bene che il dato dell'altezza non è l'unico indicatore della difficoltà (e pericolosità per chi non è un professionista) di questo sport.
In quello del record, effettuato da una piattaforma petrolifera in disuso nella sua città natale di Trondheim, la giovane si esibisce in alcune giravolte in volo per il tempo lunghissimo che la separa dall'ingresso in acqua, che avviene di schiena ed a braccia aperte, con un tonfo sordo tra l'eccitazione e la paura degli spettatori. "Ma è viva?", si chiede uno dei commenti a corredo del video. La risposta l'ha data la stessa Asbjorg il giorno dopo, postando un filmato dello stesso tuffo da un'altra angolazione, da dove si vede che esce festeggiando dall'acqua.
Sono stati proprio i video della ragazza a far conoscere al grande pubblico il fenomeno del death diving: sebbene infatti sia stato classificato come sport competitivo, molte persone in tutto il mondo ne hanno sentito parlare per la prima volta sui social, restandone impressionati e al contempo spaventati. Si tratta chiaramente di qualcosa riservato a gente preparata ed esperta, non certo da imitare per chi reputa che basti saper nuotare.
Non a caso un disclaimer di TikTok compare sulla maggior parte dei video della tuffatrice norvegese: "Le azioni in questo video sono eseguite da professionisti o supervisionate da professionisti. Non imitarle", si legge. Ed è esattamente così, Asbjorg Nesje è una subacquea esperta e professionista: ha vinto i campionati mondiali del 2021 e del 2022, dopo aver iniziato a praticare il ‘tuffo della morte' nel 2020.