Un attrezzo cede all’improvviso in palestra e gli schiaccia le vertebre: resta paralizzato

Essere al posto sbagliato nel momento sbagliato. Completamente immobile, dando le spalle a quella che diventerà una sentenza sulla propria vita. Regilanio da Silva probabilmente si sarà seduto centinaia di volte su quella macchina della sua palestra a Juazeiro do Norte, nello stato brasiliano di Ceará. In quel momento il 42enne era assolutamente rilassato, in pausa tra un esercizio e l'altro del suo allenamento.
Tutto era tranquillo: Regilanio si riposava, gli altri atleti presenti nell'impianto ci davano dentro con i pesi. Il dramma è accaduto in un attimo ed è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza della palestra: l'attrezzo alle spalle dell'uomo è crollato improvvisamente su di lui, senza che ci fosse stata alcuna avvisaglia. L'impatto è stato devastante: la macchina che ha ceduto reggeva dischi per un totale di 150 chili.
Immediatamente le altre persone presenti hanno sollevato il pesantissimo carico dallo sfortunato atleta rimasto schiacciato e si è capito subito che le condizioni dell'uomo erano gravi. Da Silva è stato portato d'urgenza in ospedale, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di quattro ore. Ma purtroppo non è stato sufficiente a impedire conseguenze molto gravi dovute alle lesioni riportate alla colonna: l'incidente ha provocato uno schiacciamento delle vertebre con compromissione del midollo spinale. Al brasiliano è stato detto che ha soltanto l'1% di possibilità di camminare di nuovo, mentre l'uso delle braccia è salvo.
Per pagare le cure di Regilanio, la famiglia si è mobilitata per realizzare una raccolta fondi via social. La moglie dell'uomo ha dichiarato che il marito è cosciente e – nonostante sia psicologicamente distrutto, come è comprensibile vista la situazione – continuerà nella battaglia della sua guarigione con il sostegno dei figli. Per evitare una vita da paraplegico, il 42enne brasiliano si appella a quell'1%: farà di tutto per far lievitare quel numero della speranza.