Un anno fa si rinviavano le Olimpiadi, oggi è partita la fiamma olimpica verso Tokyo
La grande paura è passata, sono trascorsi 12 mesi dal rinvio ufficiale delle Olimpiadi di Tokyo, figlio di una pandemia che ancora oggi non è sotto controllo ma dalla quale ci si sta difendendo con protocolli e misure sanitarie sempre più restringenti. Che hanno permesso di riportare quasi alla normalità alcune attività, come quelle sportive. E così oggi si è riaccesa la fiamma olimpica che apre il cammino verso le Olimpiadi più difficili di sempre. Mancano 121 giorni, prima che la fiaccola arrivi allo Stadio Nazionale di Tokyo dove si terrà la cerimonia il prossimo 23 luglio.
Un anno di ritardo, ma alla fine ci siamo: giovedì 25 marzo 2021 la fiamma olimpica ha incominciato il suo viaggio ufficiale attraverso il Giappone, in una staffetta della torcia effettuata sotto strette misure anti-coronavirus in tutte le 47 prefetture prestabilite dal tracciato. La staffetta inizierà dal centro nazionale di allenamento, il "J-Village", nella prefettura di Fukushima. Era la base per affrontare i lavori di decontaminazione della paralizzata centrale nucleare di Fukushima Daiichi e oggi è il punto di partenza del cammino olimpico. I funzionari lo hanno scelto come luogo simbolico di ripartenza perché vogliono mostrare lo sforzo di recupero compiuto su una zona devastata dopo che un terremoto, uno tsunami e un disastro nucleare l'avevano colpita un decennio fa.
Il viaggio della fiamma coinvolgerà circa 10.000 atleti che condurranno la torcia in vari punti. Ma senza il tradizionale bagno di folla: a causa della pandemia, le autorità giapponesi hanno richiesto agli spettatori di non affollarsi lungo il percorso o di sostenere i corridori di presenza. Le misure e i protocolli sono severissimi: le persone sono obbligate a indossare le mascherine e a seguire percorsi stabiliti senza creare assembramenti.
Ogni atleta porterà la torcia per circa 200 metri sul percorso per circa due minuti e ognuno di loro seguirà un rigido protocollo di isolamento, evitando qualsiasi contatto con terzi prima e durante il tragitto. Saranno le Olimpiadi più blindate della storia, che inizieranno con un cerimoniale senza pubblico, rigorosamente ossequioso alle direttive sanitarie in atto.