Tyson sullo youtuber Jake Paul: “Ridicolo ma la boxe ha bisogno di un fenomeno del genere”
Mike Tyson ha un moto di stizza quando pensa a Jake Paul, lo youtuber divenuto una star anche per aver messo i guantoni ed essere salito sul ring. Finora vi ha messo piede per disputare tre incontri e ne ha vinti altrettanti per ko, l'ultimo contro Ben Askren, combattente della MMA (arti marziali miste). Paul non è un pugile professionista, le sue ‘esinizioni0 nulla hanno a che vedere con la tradizione e l'epica di una disciplina che ha conosciuto la leggenda di Muhammad Ali. E "Kid Dynamite" quasi trasecola quando sente il nome della star 26enne del web sul quadrato. La boxe è un'altra cosa, mormora l'ex campione dei pesi massimi ma lo accetta obtorto collo e in un podcast ha commentato il fenomeno in maniera molto chiara.
Lo trovo ridicolo. E lo è certamente. Ma può fare il bene della boxe – ha ammesso Tyson – che ha bisogno anche di queste cose per evitare di scomparire. La UFC (lLa più importante organizzazione nel campo delle MMA, ndr) ci ha sottratto attenzione. Ma grazie ai pugili di Youtube sta tornando l'interesse verso la nostra disciplina.
Il livello tecnico dei combattimenti non è eccezionale, però piace, ha seguito, fa audience attraverso canali che si trovano al di fuori del circuito abituale. Perché tanta diffidenza nei confronti esibizioni del genere? Non è solo questione di stile perché l'evento in sé è altra cosa. A cosa fa riferimento Tyson? Un esempio potrebbe essere il combattimento che risale al 29 novembre 2020, quando Jake Paul mandò al tappeto l’ex giocatore di NBA, Nate Robinson, al secondo round. Ecco perché Tyson ha invistato, in maniera provocatoria, Jake Paul, a fare un salto di qualità al riguardo… una sfida sicuramente più stimolante. Ovvero affrontare un altro combattimento, ma questa volta con un pugile ‘vero' come avversario: "Dipende da lui, ma penso che dovrebbe provare".