Tyson, dilapidati 500 milioni di dollari: “Ero fuori di me”

Myke Tyson non passerà alla storia solo come uno dei pugili più forti di tutti i tempi e come un personaggio a dir poco controverso, ma anche per aver messo a segno l’impresa di dilapidare un patrimonio faraonico. “Iron Mike” ha ormai abbandonato i ring, occupando sempre più spesso gli studi televisivi che gli consentono anche di incassare gettoni importanti, per provare a mettere su un nuovo capitale che gli permetta di vivere ancora al massimo.
Intervenuto nel corso del programma Power Luch della Cnbc, il classe 1966 ha rivelato di avere gettato alle ortiche un capitale di 500 milioni di dollari: “I soldi? Quello non era il mio campionato…Non sapevo come gestirli, non sapevo come gestire le persone che mi si avvicinavano per i miei soldi”. Nel 2003 Tyson infatti decise di dichiarare bancarotta, non essendo più in grado di far fronte ai debiti maturati nei confronti del fisco degli Stati Uniti. Innumerevoli le spese dell’ex campione: dai matrimoni falliti, ai diversi figli da mantenere, alle super parcelle per gli avvocati che lo hanno difenso nelle cause, e poi gioielli, macchine, case lussuose e l’indimenticabile esemplare di tigre bianca in giardino. “Ero totalmente fuori” ha dichiarato Tyson che pochi anni fa ha deciso di cambiare vita e volto, con un tatuaggio maori sul viso.
Tyson adesso conta soprattutto sulla popolarità e sulla possibilità di rifarsi un’immagine e una vita: “Ho più fan di quanti ne abbia mai avuti nella mia carriera pugilistica e sai come faccio a saperlo? Perché ho internet”. Una rinascita tutt’altro che semplice passata anche attraverso il difficile addio all’alcol e alle droghe. Un punto d’inizio dunque per Iron Mike, intenzionato a dare un importante segnale di cambiamento: “Ora io voglio vivere la mia vita sobria, io non voglio morire, a volte sono un cattivo ragazzo, ho fatto un sacco di cose cattive e voglio essere perdonato. Voglio cambiare la mia vita, voglio vivere una vita diversa ora”.