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Tuffi, le lacrime di Tania Cagnotto: “Olimpiadi? La mia maledizione”

Beffa all’ultimo tuffo: il bronzo va alla Sanchez per venti centesimi. Tania in lacrime, poi si sfoga: “Queste Olimpiadi per me sono stregate, sembra una maledizione”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Le sue lacrime hanno fatto in breve tempo il giro del mondo. Perché di atleti che perdono le medaglie all’ultima tornata ce ne sono tanti, ma quando tocca a chi quella medaglia l’ha meritata in almeno tre Olimpiadi, allora il dolore è un po’ comune.

Tania Cagnotto quella medaglia l’aveva a portata di mano. Ha fatto il massimo, ma non è bastato. La beffa è arrivata per venti centesimi, solo pochi maledetti centesimi dalla messicana Laura Sanchez Soto, autrice di un’ottima prestazione, ma non ai livelli della nostra Tania, e scusate la presunzione. Quel 362.40 messicano che vale il bronzo, rispetto a quel 362.20 dell’Azzurra è stata un’autentica beffa. I giudici, fino ad allora larghi di voti, hanno stretto i lacci della borsa proprio all’ultimo tuffo.

Non ho nemmeno visto quanti punti ho fatto. Nel sincro, ero giunta a due punti dalla medaglia, oggi a venti centesimi dal podio..queste Olimpiadi per me sono stregate, sembra una maledizione”. E’ amarissima Tania Cagnotto, e non potrebbe essere altrimenti. Perdere al cospetto di un mostro come Wu Minxia (414 punti) è un conto. Giocarsela alla pari e perdere con un altro mostro come He Zi (379,20 punti), è un’altra storia, passabile. Ma vedersi scippata il bronzo per venti centesimi dalla Sanchez, alla sua prima medaglia olimpica, è stato davvero troppo. Onore, certo, alla messicana, ma su questa medaglia grava l’ombra di una giuria che non si è dimostrata all’altezza del caso. Se dai voti alti dal primo tuffo, facendo avvicinare lentamente la Sanchez, non puoi tirare indietro il voto all’ultimo, proprio in quello che Tania aveva preparato meglio. Ma lei, sempre signorile anche nel momento più duro, preferisce non esprimersi su questa tesi.

Non lo so, io il mio tuffo l’ho sentito buono”. Come un hidalgo spagnolo, il cui motto era “la sconfitta è il blasone delle anime nobili”, Tania Cagnotto è in lacrime e contemporaneamente lucida dopo la gara. “Sono contenta della mia carriera: oggi sono delusa, ma ho avuto anche un sacco di soddisfazioni”. Ma tutti si chiedono se a Rio, nel 2016, Tania ci sarà. "Le Olimpiadi non fanno per me, questo era il mio sogno, ma la vita è un'altra". Sembra una decisione già presa. Forse anche in caso di medaglia. In ogni caso, se ne parlerà a suo tempo. Ora è tempo di digerire questa scottante delusione. "Adesso sto male ma è anche tanta la tensione. Avrei pianto in ogni caso, devo scaricarmi".

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