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Tragedia nel golf, Grayson Murray si toglie la vita durante il PGA Tour: “Un incubo a occhi aperti”

Il trentenne golfista americano Grayson Murray si è suicidato nel corso del Charles Schwab Challenge dopo essersi ritirato il giorno prima. Soffriva di alcolismo e depressione ma era riuscito a risollevarsi e a rientrare nel circuito del PGA Tour. Fino allo sconcertante epilogo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una autentica tragedia si è consumata nel corso del Charles Schwab Challenge, il più antico torneo regolare rimasto nel calendario del PGA Tour che è giunto al terzo turno: il campione americano Grayson Murray si è tolto improvvisamente la vita. Si era ritirato dal torneo venerdì, il suo corpo è stato ritrovato sabato pomeriggio e nella giornata di domenica la famiglia ha confermato il suicidio: "Un incubo ad occhi aperti, continuate a giocare, avrebbe voluto così".

Il fine settimana del golf è stato devastato da una delle più tragiche notizie che potesse sconvoltone il mondo: durante il terzo round del Charles Schwab Challenge, che si sta svolgendo a Fort Worth, a Dallas, in USA, il trentenne, due volte vincitore del PGA Tour e numero 58 del mondo, Grayson Murray è stato trovato morto meno di 24 ore dopo essersi ritirato dalla competizione: Murray aveva detto ad alcuni suoi compagni di gioco che non si sentiva bene dopo le 16 buche del secondo turno di venerdì, uscendo dal green.

La lettera della famiglia, devastata dal dolore

"Abbiamo passato le ultime 24 ore cercando di venire a patti con il fatto che nostro figlio se n'è andato", hanno detto i genitori di Murray, scrivendo a cuore aperto all'organizzazione del PGA Tour. "È surreale non solo doverlo ammettere a noi stessi, ma anche davanti al mondo. È un incubo a occhi aperti. Vorremmo ringraziare il PGA Tour e l'intero mondo del golf per il grande sostegno avuto… La vita non è sempre stata facile per Grayson e, sebbene si sia tolto la vita, sappiamo che ora riposa in pace".

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"Per favore, rispettate la nostra privacy mentre affrontiamo questa incredibile tragedia" ha continuato a scrivere la famiglia di Murray. "Per favore onorate Grayson essendo gentili gli uni con gli altri. Se questa diventa la sua eredità, non potremmo chiedere altro. Grazie. Il torneo deve continuare". Le ultime strazianti parole rivolte al commissario del torneo, Jay Monahan.

La carriera di Murray, i problemi con l'alcool

Murray aveva mostrato tutto il proprio potenziale già in giovane età, quando riuscì a farsi strada nel tour, vincendo il Barbasol Championship nel 2017. Ma sono seguiti quasi subito tempi difficili che lo hanno portato anche all'esclusione dal  PGA Tour. Anni in cui cominciò a bere, dovendo convivere con un problema di alcolismo che avrebbe riconosciuto qualche tempo dopo, insieme a diversi problemi legati a crisi emotive che lo portarono vicino alla depressione.

Eppure, ultimamente, Murray sembrava essersi lasciato alle spalle i suoi demoni: aveva vinto due volte al Korn Ferry Tour nel 2023 per riconquistare il suo posto nel PGA Tour, ed era stato nuovamente vincitore a gennaio con il titolo del Sony Open alle Hawaii, sconfiggendo Byeong-hun An e Keegan Bradley in un playoff.

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