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Olimpiadi Tokyo 2020

Tortu risponde a Jacobs: nessun complimento, ma arriva una mano tesa

La rivalità tra Marcell Jacobs e Filippo Tortu arriva ad un altro capitolo. Il velocista di Desenzano aveva rinfacciato al collega “saluti mancati e complimenti non fatti”, adesso arriva la risposta di Filippo Tortu. Parlarsi faccia a faccia, senza interferenze dei rispettivi ‘clan’, sarà la cosa migliore.
A cura di Paolo Fiorenza
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Filippo Tortu è in Sardegna, terra d'origine della sua famiglia, a godersi il trionfo dell'oro olimpico assieme a tutti i suoi cari. Il 23enne velocista azzurro è nato a Milano, ma nelle sue parole c'è tutto l'orgoglio isolano: "Penso alla sardità, al nostro modo di custodire e tramandarci sentimenti, passione e rispetto. Sì, anche dubbi e preoccupazioni, come tutti. Sul saper vivere dalla mia famiglia ho avuto esempi pratici e concreti. Ne vado fiero".

Tortu è uno dei meravigliosi componenti della staffetta 4×100 che alle Olimpiadi ha stupito il mondo salendo sul gradino più alto del podio. Nei giorni scorsi hanno fatto rumore le parole di Marcell Jacobs con cui l'oro dei 100 metri ha svelato come il rapporto col collega si fosse raffreddato proprio dopo il suo successo individuale, quando Tortu era stato inaspettatamente eliminato in semifinale: "I ruoli si sono invertiti, ora tiro io. Nel passaggio può darsi che qualcosa abbia incrinato la fiducia reciproca. Un saluto mancato, un complimento non fatto…".

La risposta di Tortu arriva con grande maturità. Il giovane velocista azzurro sceglie di non alzare i toni, ma piuttosto di raccogliere la sfida sul piano agonistico, nell'interesse di tutti: "Lo sport è così, un giorno tira uno e un giorno l’altro. Sicuramente sarà uno stimolo in più per migliorarci". Nessun complimento, ma una mano tesa. Parlarsi faccia a faccia, senza le interferenze dei rispettivi ‘clan', sarà la cosa migliore.

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Nell'intervista a Repubblica, il 23enne milanese racconta invece i complimenti ricevuti da lui, uno in particolare lo ha toccato: "Quello di Alvaro Morata. Rimarca che anche se non è italiano è stracontento di avermi visto sul podio. Mi ha fatto molto piacere. Conservo gelosamente anche i messaggini di Chiellini e Marchisio. Ma devo dire che ho gradito molto anche il whatsapp di Ambrosini. Ho avuto vicinanza e amicizia, li ringrazio di cuore". La sua fede juventina del resto non è un mistero: "Appena si potrà, andrò a vedere la Juve. L’arrivo di Allegri mi rassicura, ha capacità fuori dal comune e mi piacerebbe molto cenare insieme e parlare di calcio: è un allenatore illuminato".

Tortu conferma poi quanto svelato da Faustino Desalu: "È vero, al passaggio del testimone ha lanciato un urlo che sento tutte le notti prima di addormentarmi. Mi ha dato una carica pazzesca, ho sentito tanta energia. Siamo stati bravi". Su questo tutta Italia è d'accordo: anzi bravissimi.

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