Thompson mostruosa, ad un passo dal mito: 10”54 nei 100, sfiora il record della Griffith
Se c'è un record nell'atletica leggera che è sempre stato considerato imbattibile, anzi addirittura inavvicinabile, è quello stampato nel 1988 da Florence Griffith-Joyner sui 100 metri piani, un 10"49 che all'epoca migliorò di ben 27 centesimi – un abisso sulla distanza – il precedente primato di Evelin Ashford. Ebbene, sabato sera – nel meeting di Diamond League andato in scena a Eugene in Oregon, su una pista velocissima – la giamaicana Elaine Thompson-Herah, attuale dominatrice della velocità femminile, ci è andata davvero vicina. Molto vicina, ad un respiro.
Stimolata da un campo di partenti stellare, con le prime tre classificate di Tokyo, la cinque volte medaglia d'oro olimpica (tre in Giappone, due a Rio) ha corso in 10"54, ovvero ad appena 5 centesimi dalla prestazione di Flo-Jo. La 29enne non è partita al meglio, ma dai 60 metri ha inserito il turbo, mettendo tanta luce tra sè e il resto del lotto. Il risultato della gara ha replicato in maniera fedele il podio tutto giamaicano delle Olimpiadi: al secondo posto si è piazzata la Fraser in 10"73, terza la Jackson in 10"76, poi dietro la Daniels quarta in 10"83. Anche per le ultime due si tratta del loro personale, mentre la Fraser aveva corso a giugno in 10"63, tempo che era diventato in quel momento la seconda prestazione all-time e la cosa più vicina tra le umane a quanto fatto dalla Griffith.
Considerando la partenza migliorabile e il vento favorevole ‘solo' per 0.9 metri al secondo, non appare impossibile immaginare che sia proprio Elaine Thompson-Herah a far crollare – qualora si incrocino tutte le condizioni favorevoli – lo storico record dei 100 metri femminili. Giocano a suo favore anche le nuove calzature e le piste sempre più veloci, come dimostrato a Tokyo ed anche ieri a Eugene.
Il record della Griffith 33 anni fa
Sono passati 33 anni da quel 16 luglio 1988, quando a Indianapolis durante i Trials che avrebbero dovuto decidere le velociste statunitensi per le imminenti Olimpiadi di Seul, Florence Griffith-Joyner – allora 29enne – scolpì negli almanacchi e nell'immaginario collettivo un tempo fantascientifico sui 100 metri, in assenza totale di vento a favore. Quel 10"49 migliorò di 27 centesimi il precedente primato della Ashford, rappresentando il biglietto da visita per i tre ori olimpici che l'esuberante Flo-Jo – di cui si ricordano i look iconici con body incappucciato e lunghissime unghie smaltate – avrebbe portato a casa a Seul. Poi l'improvviso e prematuro ritiro ad Olimpiadi finite, che non fece altro che aumentare i sospetti su presunti aiuti alle sue mostruose prestazioni (è tuttora suo anche il record dei 200 metri con 21"34). La Griffith è tuttavia sempre uscita pulita da qualsiasi test dell'epoca, finendo poi altrettanto prematuramente la sua parabola terrena quando morì a soli 38 anni durante una crisi epilettica che la colse nel sonno.