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Mondiali di atletica 2023 a Budapest

Tamberi toglie un peso dal cuore, dedica l’oro al padre: “Non ci parliamo più ma questa medaglia è anche sua”

Filotto dorato e di emozioni fortissime: nella serata del trionfo per la straordinaria vittoria iridata nel salto in alto, Tamberi ha un pensiero particolare per una persona speciale. È il papà, ex allenatore: “Non è stato facile separarmi da lui. Mi ha insegnato a saltare, quello che sto facendo oggi è anche merito suo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Gianmarco Tamberi esulta, ha conquistato l'oro ai Mondiali di Atletica.
Gianmarco Tamberi esulta, ha conquistato l'oro ai Mondiali di Atletica.
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Oro alle Olimpiadi. Oro agli Europei. Oro ai Mondiali di Atletica. Con la medaglia conquistata nel salto in alto a Budapest Gianmarco Tamberi ha fatto un capolav…oro, scolpito il proprio nome nella storia dello sport iridato. L'ha inciso con un balzo pazzesco, volando oltre l'asticella posta a 2,36 metri. Lo ha fatto al primo tentativo, quando s'è librato nell'aria spinto dalla corrente ascensionale. Lo ha fatto sotto gli occhi di Mutaz Barshim, l'amico/avversario con il quale aveva condiviso la vittoria ai Giochi di Tokyo e che gli ha reso omaggio con grande sportività: "È formidabile, per me è uno di famiglia", dice l'atleta del Qatar che l'ha portato in trionfo caricandolo sulle spalle.

Lo ha fatto saltando nella piccola vasca d'acqua dei tremula siepi fino a correre dalla moglie, Chiara Bontempi, al cui ha dato un bacio e messo al collo quel metallo prezioso che vale una vita intera. A 31 anni è arrivato al top, è salito fin lassù dove osano le aquile. E ha sistemato il nido. "Gimbo mezza-barba", con una scarpa di colore viola e un'altra gialla, coi calzini spaiati non ha lasciato le cose a metà: la sua è stata una vittoria piena. In quei momenti puoi vedere tutta la carriera passarti davanti agli occhi in un attimo: la mente aziona il rewind, in una frazione di secondo di ritrovi risucchiato indietro nel tempo e poi soffiato nel presente. E quell'essenziale (che spesso è invisibile agli occhi) diventa più chiaro.

Il bacio alla moglie, Chiara Bontempi, dopo il trionfo iridato.
Il bacio alla moglie, Chiara Bontempi, dopo il trionfo iridato.

Ecco perché il valore speciale del successo iridato va oltre l'aspetto sportivo, le critiche di chi – dice il campione a caldo – ha creduto poco in lui. Ce n'è un altro più intimo che ha un peso e un'importanza che non si possono spiegare a parole. È questione di sangue, di richiamo della foresta, di quello che sei, delle tue radici, di gratitudine e intelligenza, di buon senso e onestà emotiva. Tamberi, che vive i suoi sentimenti sempre al massimo senza paura di mostrarsi al mondo per come è, nel bene e nel male, in quei suoi atteggiamenti che sembrano eccessi ma sono solo un modo per caricarsi e darsi fiducia, toglie un peso dal cuore e rende omaggio al padre-allenatore ex saltatore, dal quale nell'estate scorsa s'era separato con uno strappo doloroso.

Gimbo aveva azzerato tutto per dimenticare, ricominciare, rimettersi in discussione, crescere. S'è affidato a Giulio Ciotti dopo i dissapori divenuti problemi e poi situazioni inconciliabili con il genitore. "Mio padre mi ha insegnato a saltare – ha spiegato Tamberi nell'intervista a Sky -, quello che sto facendo oggi è anche grazie al percorso iniziato e fatto per un bel po' con lui. Purtroppo, le cose non andavano più bene e avevo bisogno di un cambiamento".

"Gimbo" accanto a Barshim (a snistra) con il quale ha condiviso l'oro ai Giochi di Tokyo.
"Gimbo" accanto a Barshim (a snistra) con il quale ha condiviso l'oro ai Giochi di Tokyo.

È stato difficile ma necessario, dentro di sé sentiva che la cosa giusta da fare era quella anche se faceva male, nonostante la paura che è dietro l'angolo e di atterrare chissà dove con un salto nel vuoto. Ha aperto gli occhi e il boato del pubblico è stato una liberazione, la certezza di avercela fatta. "Il cambiamento genera paura, perché si esce dalla comfort zone e io quest’anno mi sono caricato di tantissime responsabilità che prima erano in capo a mio padre. Non è stato facile separarmi e affrontare un cambiamento del genere sia a livello personale che atletico nonostante il nostro rapporto sia stato sempre difficile. Non ci parliamo da tanto tempo ma questa medaglia è anche merito dei suoi insegnamenti".

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