Tamberi è un guerriero, supera tutti gli ostacoli ed è finale ai Mondiali
Il cuore dei grandi campioni è infinito, lo è pure quello di Gianmarco Tamberi che ha artigliato la finale dei Mondiale di Eugene, finale che sarà la terza della sua carriera. Nonostante i problemi fisici e quelli che hanno accompagnato negli Stati Uniti il campione olimpico è arrivata la qualificazione alla finale, che si terrà nella notte tra lunedì e martedì.
Tamberi ha tribolato in avvio, al di là delle sue difficoltà è stato in pista con gli occhi di tutti addosso, essendo uno dei due vincitori olimpici. Aveva bisogno di un salto da 2.28 in avvio, la quota però si abbassa e al terzo tentativo salta 2.25 e resta in corsa. Brivido e via, poi Gimbo, quasi in lacrime, al terzo tentativo ottiene il 2.28 che gli vale un posto in finale. Ancora per i capelli, ma va bene così, è un altro salto importante. Ora avrà qualche giorno per poter rifiatare, per potersi preparare al meglio. L'angoscia per il problema fisico resta, ma intanto è in finale: è campione olimpico sì, ma nelle precedenti finali dei Mondiali non è mai andato oltre l'ottavo posto. Una medaglia sarebbe favolosa.
I problemi al nervo erano ben visibili, ma Tamberi è riuscito a qualificarsi per la finale grazie al suo spirito guerriero, parola che aveva citato per sé stesso alla vigilia. Ora in attesa della finale, l'Italia si concentrerà su Marcell Jacobs, che nelle prossime ore correrà nelle batterie dei 100 metri.
Queste le parole a caldo di Tamberi: "Una fatica pazzesca, sapevo che sarebbe stata dura, lo sarà anche lunedì. Un Mondiale in cui devo lottare con i denti, sappiamo come sono arrivato fin qua, sappiamo la mia stagione e la mia condizione. Ho voluto esserci nonostante un problemino fisico, ho provato a fare il meglio che potevo e ci proverò anche in finale".
Ed ha parlato anche del rapporto con il padre, con cui ha avuto qualche dissapore: “Siamo venuti al Mondiale insieme e affrontiamo questa come qualsiasi altra gara, sennò non sarebbe qui. Inutile parlare di ciò che non è stato prima. Pensiamo alla finale. Sarà una battaglia ancor più difficile, devo tirar fuori gli artigli, ci saranno due giorni di riposo”.
Ha raggiunto la finale anche la 4×100 mista. Un bel risultato per Folorunso, Lopez, Benati e Mangione che si sono piazzati al quarto posto nelle semifinali, poi sono stati ripescati di fatto grazie ai migliori tempi tra quelli esclusi.