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Svolta nelle indagini sulla morte di Kiptum: arrestati tre uomini, potrebbe non essere un incidente

Si tinge sempre più di giallo la morte del primatista mondiale della maratona, Kelvin Kiptum: potrebbe non essere stato un incidente, arrestati tre uomini in Kenya.
A cura di Paolo Fiorenza
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La tragica morte a 24 anni di Kelvin Kiptum Cheruiyot, fresco primatista mondiale della maratona e favorito per la vittoria alle prossime Olimpiadi di Parigi, si tinge sempre più di giallo, al punto da sollevare seri dubbi sul fatto se l'atleta kenyano sia stato vittima effettivamente di un fatale incidente stradale, che ha ucciso anche il suo allenatore, oppure dietro la vicenda ci sia un possibile sabotaggio. Nelle ultime ore, infatti, è arrivata una possibile svolta nelle indagini della polizia: tre delle quattro persone che pochi giorni prima si erano presentate in maniera sospetta a casa del maratoneta, senza trovarlo, sono state arrestate dalle autorità.

Kelvin Kiptum taglia il traguardo della maratona di Chicago, lo scorso 8 ottobre, col nuovo record del mondo
Kelvin Kiptum taglia il traguardo della maratona di Chicago, lo scorso 8 ottobre, col nuovo record del mondo

L'episodio era stato raccontato agli inquirenti dal padre di Kiptum, Samson Cheruiyot, che aveva espresso preoccupazione per quei visitatori non identificati arrivati ​​nella loro residenza in Kenya. Un incontro inquietante, visto che nonostante la sua richiesta di identificazione si erano allontanati bruscamente, lasciando dietro di sé una sensazione di sospetto: "C'erano alcune persone che sono arrivate qualche giorno fa in cerca di Kiptum, ma si sono rifiutate di identificarsi. Ho chiesto loro di mostrarmi un documento d'identità, ma hanno deciso di andarsene. Era un gruppo di quattro persone".

Tre di questi quattro sospetti che avrebbero visitato la casa di Kiptum quattro giorni prima del suo incidente mortale sono stati arrestati e sono attualmente in custodia di polizia per essere interrogati. È stato il padre del campione a identificare i tre individui alla stazione di polizia. Adesso c'è da capire se il loro comportamento sospetto sia in qualche modo collegato a quanto accaduto domenica sera sulla strada che porta da Kaptagat a Eldoret, nella parte occidentale del Kenya.

Quello che resta della Toyota Premio guidata da Kiptum
Quello che resta della Toyota Premio guidata da Kiptum

Erano in tre sulla Toyota Premio che ha perso il controllo ed è precipitata per 60 metri prima di sbattere violentemente contro un albero restando semidistrutta: oltre a Kiptum, che era alla guida, c'erano anche il suo allenatore ruandese Gervais Hakizimana – morto pure lui – e una donna, rimasta lievemente ferita e già dimessa dall'ospedale. È una perdita immane per lo sport mondiale: il 24enne kenyano aveva ulteriormente avvicinato la maratona verso il limite epocale delle due ore, col suo leggendario 2:00:35 stampato a Chicago lo scorso ottobre. Il futuro sembrava appartenergli, ma il destino – o qualcosa di più oscuro, che è tutto da accertare – ha deciso diversamente.

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