Straordinario fair play della giovane spadista italiana: vince su errore arbitrale, ritorna in pedana
E' accaduto durante i Mondiali Under 20 di scherma che si stanno svolgendo in Francia a Beauvais, quando la nostra spadista Mariaclotilde Adosini ha rifiutato di confermare la vittoria una volta appurato un errore arbitrale a suo vantaggio. Così ha accettato di tornare in pedana per rigiocare l'ultimo minuto del match contro la pari età Juliette Baudinot dal punteggio corretto. Perdendo, ma ricevendo la standing ovation del palazzetto per il gesto di assoluta sportività: "Era giusto così, ho scelto per la decisione moralmente più corretta".
"Adosini è chiamata in direzione". L'annuncio è arrivato a circa un'ora dalla conclusione della sfida che l'ha vista trionfare dopo un match equilibratissimo, vinto 15 a 14. Una chiamata che ha sorpreso la giovane azzurra che si è sentita spiegare il motivo: c'è stato un errore arbitrale nei minuti conclusivi, quando le sono stati assegnati due punti, anziché solo uno, in una stoccata. Tutto videoregistrato e fatto vedere all'atleta azzurra che sul 13 a 11 tocca la Baudinot col tabellone luminoso che passa direttamente al 13 pari. Nessuno se ne era accorto, per regolamento le contestazioni devono avvenire subito, anche grazie alla richiesta della revisione del colpo ma nessuno aveva protestato. Poi, la comunicazione.
Adosini avrebbe potuto, per regolamento, fare spallucce e tenersi il successo per proseguire nella sua prima avventura mondiale, e invece ha optato per la scelta per lei più semplice e naturale: ritornare in pedana e ripartire dal 13-12 per la francese. E così ha fatto, senza farselo ripetere due volte. Perdendo alla fine l'incontro ma uscendo a testa altissima, tra gli applausi del palazzetto che prima le ha tributato una standing ovation poi l'ha applaudita ancora quando, durante la premiazione finale, Laura Flessel, ex campionessa della spada ed ex ministro dello sport francese le ha fatto pubblicamente i complimenti per il suo gesto di assoluto fair play.
"Errori che capitano, l'arbitro era dispiaciutissimo per il suo sbaglio ma siamo uomini, non macchine. Accade" ha poi spiegato Adosini. "In questo caso ho capito di dover seguire il cuore. Non avrei potuto proseguire l’incontro, non sarei stata in pace con me stessa. Ho messo in pratico ciò che i nostri genitori e i maestri ci insegnano". Coach e genitori che erano presenti a bordo pedana e che hanno visto orgogliosamente Mariaclotilde mettere in pratica gli insegnamenti nel migliore dei modi. "Il risultato non conta", ha poi concluso "per me è stata l0unica cosa giusta da fare". La stoccata più bella che vale più di una vittoria alla prima partecipazione ad un Mondiale.