Storie tese tra italiani e inglesi nel canottaggio, sfiorato il disastro: “Rubato l’argento”
Succede di tutto negli ultimi metri della finale del 4 senza di canottaggio nel bacino del Sea Forest Waterway alle Olimpiadi di Tokyo. L'armo italiano, partito con cautela anche per via del cambio all'ultimo minuto di un elemento del quartetto causa Covid, rimonta furiosamente gli inglesi che a 500 metri dall'arrivo ancora li sopravanzano. A quel punto la barca britannica prima sbanda verso il centro del campo di regata, occupato dagli australiani che sono al comando e vinceranno l'oro, poi si butta con ancora più evidenza sulla sinistra, dove remano gli azzurri.
La sterzata è clamorosa: la corsia dell'Italia viene invasa quasi completamente e si arriva a pochi metri da un impatto che sarebbe disastroso: "Abbordaggio!", urla incredulo il telecronista di Eurosport. Fortunatamente gli inglesi riescono ad allontanarsi dalla barca azzurra, ma a quel punto per loro non c'è più nulla da fare e chiudono al quarto posto, con la possibilità concreta che la loro gara venga in seguito cancellata per squalifica.
Una condotta di gara raramente vista a questi livelli e che ha penalizzato notevolmente il quartetto italiano, lanciatissimo all'inseguimento della Romania che remava dall'altra parte del campo e ha poi chiuso al secondo posto. Non usa mezzi termini nel dopo gara Giuseppe Vicino, uno dei componenti del nostro equipaggio: "Gli inglesi hanno fatto fatto i kamikaze e ci hanno rubato la possibilità di prendere l'argento. Se non avessero invaso la nostra corsia negli ultimi metri di gara quando eravamo più veloci di tutti, avremmo preso almeno l'argento. Non è stato sportivo e non capisco perché l'abbiano fatto". Davvero un comportamento assurdo, che lascia un po' di amaro in bocca all'Italia, ma non deve oscurare lo splendido bronzo portato a casa da Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino.