Stephen Nedoroscik è bronzo olimpico con lo strabismo: sul cavallo non vede nulla, ma è perfetto
Stephen Nedoroscik è il 25enne ginnasta olimpico che, grazie alla sua performance al cavallo con maniglie, ha regalato la prima medaglia di bronzo in 16 anni alla squadra americana maschile di artistica. Negli States è diventato virale per gli occhiali spessi che indossa (lo hanno assimilato perfino a Clark Kent) per correggere lo strabismo e toglie solo poco prima di effettuare gli esercizi. Come fa se non vede bene? Lo ha spiegato lui stesso lasciando gli interlocutori a bocca aperta per la risposta data ("è tutto nella mia testa") e per una storia personale che ha destato curiosità: sia per il gesto scaramantico che fa parte del suo rituale di atleta (in realtà, la tiratina d'orecchio è una dedica che gli ricorda una persona cara, suo nonno) sia per la capacità di risolvere il Cubo di Rubik in una decina di secondi.
Gli esercizi a occhi chiusi: "Riesco a sentire tutto"
Il "ragazzo che dorme dietro le lenti" è uno dei soprannomi che gli è stato dato quando è stato visto (in apparenza) appisolarsi mentre i connazionali si cimentavano in pedana mentre lui attendeva l'unico evento in cui avrebbe gareggiato e a margine del quale ha fatto la storia. A suo dire, aveva semplicemente chinato la testa all'indietro appoggiandosi per qualche attimo alla balaustra.
Ha dovuto aspettare per ben 3 ore prima che toccasse a lui perché a differenza dei compagni di selezione è specialista in un solo attrezzo: la sua performance consiste nel girare intorno alla figura ed eseguire una routine di 45 secondi mostrando abilità e destrezza. Il punteggio di 14.866 s'è rivelato determinate per compiere l'impresa ai Giochi.
Non tutto, però, è frutto di allenamenti, spesso deve improvvisare a causa di una serie di fattori. "Quando salgo sul cavallo con maniglie, è tutta una questione di sentire l'attrezzatura – ha spiegato Nedoroscik, a chi gli chiede come faccia a disimpegnarsi con destrezza nonostante la visuale gli faccia difetto -. Quando faccio ginnastica in realtà non vedo nulla. È tutto nelle mani. Riesco a sentire tutto".
Il segreto del ginnasta americano: "È tutto nella mia testa"
Nedoroscik fa tutto a memoria, questione di allenamento e di necessità. A occhi chiusi è perfettamente a suo agio, quel che deve fare lo ha stampato nella mente. Ha ripetuto certi gesti tante volte in palestra che li mette in pratica con meccanica procedurale. E poco prima di balzare sull'attrezzo ripassa ogni movimento. "Faccio esercizi di respirazione, così da tenere il battito cardiaco entro certi parametri – ha chiarito ai media americani -. Durante il periodo che trascorro in postazione visualizzo la mia routine più volte… tutto quello che faccio è nella mia testa".