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Sta vincendo la maratona, ma arriva un cane e lo insegue: perde la corsa e il ricco premio

La maratona di Buenos Aires ha vissuto un clamoroso imprevisto mai accaduto prima, un episodio che ha deciso la gara. Il kenyano Robert Kimutai Ngeno era in testa vicino all’arrivo, quando è stato inseguito da un cane senza guinzaglio: è stato il disastro.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una vicenda così davvero non si era mai vista nello sport: un cane rimasto incustodito ha inseguito un maratoneta che fino a quel momento era in testa alla gara e gli ha fatto perdere il primo posto e il relativo premio. È stato clamoroso l'epilogo della maratona di Buenos Aires, quando tutto faceva pensare che il successo non sarebbe sfuggito a Robert Kimutai Ngeno, 29enne atleta kenyano.

Il corridore era passato a metà percorso con un ottimo 1h03'21", poi ha preso il comando solitario della corsa al 25simo chilometro e lo ha mantenuto fino al 38simo. Ma l'imprevisto era dietro l'angolo, qualcosa di incredibile. All'improvviso è comparso sulla scena un cane senza guinzaglio, che ha iniziato ad inseguire il kenyano, che da parte sua ha perso completamente il passo e la concentrazione.

Alcuni spettatori presenti sul percorso, resisi conto di quello che stava accadendo, sono intervenuti per mettere in fuga il cane permettendo a Ngeno di riprendere la propria corsa, ma ormai l'atleta era andato fuori ritmo e si è dovuto accontentare solo del terzo posto col tempo di 2h10'16".

La 38sima edizione della maratona di Buenos Aires ha visto la vittoria di Cornelius Kibet Kiplagat in 2h8'29", mentre alle sue spalle si è piazzato Paul Kipngetich Tanui (medaglia d'argento nei 10mila alle Olimpiadi di Rio del 2016, al suo debutto su questa distanza) in 2h09'57", entrambi connazionali di Ngeno.

Quest'ultimo il 3 giugno aveva aperto la sua stagione debuttando nella maratona di Stoccolma con un ottimo quarto posto e sperava di migliorarsi in Argentina, ma l'assalto del cane non solo gli ha tolto il successo, ma anche il premio che spettava al vincitore: migliaia di euro andati in fumo. Comprensibile la delusione del 29enne kenyano, che probabilmente già si sentiva i soldi in tasca.

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