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Sospeso il mezzofondista Mo Katir, ha violato per tre volte i controlli anti-doping: “Tutte falsità”

Mohamed Katir ha risposto duramente alla comunicazione di sospensione temporanea per essersi fatto trovare irreperibile ai controlli per ben tre volte, facendo scattare il protocollo. “In alcuni degli errori di localizzazione segnalati dall’AIU, ero presente nel luogo, nella data e negli orari da me forniti”. Le Olimpiadi di Parigi sono a rischio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Mohamed Katir ha duramente replicato con una nota alla decisione della Athletics Integrity Unit, una unità indipendente che opera sui controlli anti-doping per la IAAF, la Federazione internazionale d'atletica. Il mezzofondista spagnolo, nonché primatista nazionale e oro all'ultimo Gran Gala di Firenze sui 5 mila piani, avrebbe infatti violato il protocollo ADAMS non facendosi trovare reperibile a ben tre controlli differenti. "Non c'è stata alcuna frode, si stratta di semplici errori di localizzazione, pretendo di poter correre in attesa di ulteriori verifiche".

Una nota ufficiale feroce quella presentata da Mo Katir una delle stelle dell'atletica spagnola e internazionale che si è ritrovato fermato improvvisamente dalla AIU l'unità indipendente che verifica per conto della Federazione internazionale le corrette procedure dei controlli anti-doping con il protocollo ADAMS, lo stesso utilizzato nel ciclismo. Ebbene, secondo quanto emerso, negli ultimi tempi Katir si sarebbe fatto trovare irreperibile senza giustificato motivo né preavviso non una, non due bensì tre volte. Per un totale che fa scattare in automatico la squalifica preventiva in attesa di ulteriori verifiche.

Katir è primatista spagnolo nei 1500, 3000 e nei 5000 metri
Katir è primatista spagnolo nei 1500, 3000 e nei 5000 metri

Un problema non da poco perché lo stesso Katir si stava preparando il prossimo  Gran Premio Internazionale di Valencia dove avrebbe tentato il record europeo dei 5000 metri indoor, in programma proprio proprio mercoledì 7 febbraio 2024. Un calendario fitto di impegni cadenzati che prevedeva anche la presenza a Lievin in Francia, sabato per provare anche i 2.000 metri, dopo che una settimana fa aveva battuto il record spagnolo del miglio a L'Eure. Katir aveva anche rinunciato alla sua presenza all'ultima Coppa del Mondo di Glasgow per prepararsi ai Giochi Olimpici di Parigi che adesso sono in pericolo.

Proprio per questo, la furia del mezzofondista spagnolo è esplosa in un feroce comunicato: "Oggi l’Athletics Integrity Unit (AIU) mi ha informato di avermi sospeso provvisoriamente a causa di quella che considera una violazione delle regole derivata dai tre errori di localizzazione negli ultimi dodici mesi. Nel corso del procedimento disciplinare l’AIU ha disposto la mia sospensione provvisoria. Poiché non sono d’accordo con la suddetta decisione adottata dall’AIU, sono disposto a ricorrere alle autorità competenti per poter gareggiare durante lo svolgimento dell’iter procedurale".

Katir con la medaglia d'argento conquistata ai Mondiali di Budapest nel 2023
Katir con la medaglia d'argento conquistata ai Mondiali di Budapest nel 2023

Per Katir si tratta solamente di un incredibile equivoco anche perché nell'arco dell'ultimo anno si era sottoposto ad una serie infinita di controlli anti-doping senza mai incappare in un problema. "Ritengo che non vi sia alcuna violazione derivante dai tre errori di localizzazione negli ultimi dodici mesi. In alcuni degli errori di localizzazione segnalati dall’AIU, ero presente nel luogo, nella data e negli orari da meforniti". Per Katir, dunque errori e falsità nei suoi confronti visto che non ha mai avuto precedenti per doping:"Negli ultimi mesi ed anni sono stato sottoposto ad un gran numero di controlli antidoping fuori competizione sia su campioni di urine che di sangue, senza il minimo problema da parte mia".

Uno sfogo che si conclude con una richiesta ben precisa, ovvero la possibilità di ritornare immediatamente alle gare in attesa che venga fatta chiarezza: "È importante tener presente che non si tratta di un caso di violazione delle norme antidoping per l’uso di sostanze o metodi proibiti, o addirittura per elusione di controlli antidoping fuori competizione. Si tratta di un semplice file derivato dal completamento dei dati di localizzazione sulla piattaforma ADAMS che potrebbe generare errori di localizzazione. Procederò a difendermi nelle sedi opportune" ha concluso l'atleta spagnolo, "poiché non può essere altrimenti. Pertanto, chiedo che il diritto alla presunzione della mia innocenza sia rispettato fino a quando la procedura corrispondente non sarà elaborata e conclusa"

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