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Sinfield vuole regalare un altro sogno all’amico malato Burrow: è un’impresa davvero al limite

Sinfield vuole correre ancora una volta aiutando l’amico sfortunato di sempre Burrow: è un’impresa davvero al limite per il tecnico del rugby inglese.
A cura di Marco Beltrami
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Kevin Sinfield è pronto ad affrontare una delle gare più dure di sempre. L'ex rugbista e attuale allenatore della nazionale inglese vuole sfidare se stesso per una giusta causa: l'obiettivo è quello di aiutare lo sfortunato amico ed ex compagno Rob Burrow e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia che lo ha colpito. Per questo Kevin correrà con Rob sette ultramaratone in altrettanti giorni.

D'altronde non è la prima volta che Sinfield indossa le scarpe da corsa per regalare un'emozione all'amico di sempre. I due hanno collezionato gare e successi con la maglia dei Leeds Rhinos e dell'Inghilterra, prima del ritiro di Burrow. Quest'ultimo purtroppo ha poi dovuto fare i conti con la MND (Motor Neurone Disease Association), ovvero la malattia che colpisce i motoneuroni e che graduatamente condiziona il movimento dei muscoli, portando al deperimento.

Un anno fa ecco che Kevin Sinfield decise di correre la terza sfida accompagnando in carrozzina Rob Burrow: da Edimburgo a Manchester, percorrendo oltre 40 miglia al giorno per sette giorni. In occasione del traguardo poi Kevin ha preso in braccio Rob per una scena meravigliosa. Ora, l'allenatore difensivo dell'Inghilterra di rugby, fresco di aver quasi portato la sua rappresentativa alla finale della Coppa del Mondo, scenderà di nuovo in strada.

Un'impresa epica per Sinfield che correrà supportando l'amico sette gare da più di 40 chilometri in una settimana. Si tratta senza dubbio di una sfida eccezionale, e ogni corsa sarà una maratona con un miglio in più per mandare un segnale forte  a tutte le persone a spingersi oltre i propri limiti. Tutto sensibilizzando l'opinione pubblica intorno alla comunità MND anche con la possibilità di raccogliere fondi a sostegno della ricerca per le cure di questa malattia.

Sinfield ha dichiarato: "Fisicamente questa sarà la mia sfida più dura perché non ho potuto fare la quantità di allenamenti che avevo fatto in precedenza a causa dei miei impegni per la Coppa del Mondo. E abbiamo fissato un obiettivo temporale ambizioso per completare ogni ultra in modo che le persone sappiano che ci spingeremo al limite. Non vedo l'ora di vedere ancora una volta tutto il supporto nelle strade. Per la comunità MND, ogni secondo conta e sfrutteremo al massimo ogni passo in questa sfida per aumentare consapevolezza, fondi e sostegno per quella comunità".

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