Si rifiuta di lasciare il ring dopo la squalifica ingiusta: l’insolita protesta alle Olimpiadi
Tra le scene più iconiche di queste Olimpiadi c'è anche quella che ha visto protagonista Murad Aliev. Il pugile francese non ha digerito la sconfitta per squalifica nell'incontro valido per il torneo dei pesi massimi contro Frazer Clarke. Subito dopo il verdetto degli arbitri, Aliev si è seduto sul ring e ha deciso di restarvi in forma di protesta. Una situazione che si è prolungata per circa 20′, con il boxeur letteralmente inconsolabile per quello che ha considerato come un torto subito.
Epilogo a sorpresa nell'incontro del torneo olimpico di box valido per la categoria dei pesi massimi. Mourad Aliev che stava dominando la sfida contro il britannico Frazer Clarke, è stato squalificato per presunte testate all'avversario, ripetute. Una decisione controversa, visto che il rappresentante della squadra transalpina, sembrava in grado di portare il match a casa, anche alla luce delle ferite rimediate dall'inglese. Dopo essere stato avvertito per la prima volta dagli ufficiali di gara, Aliev che stando alle immagini, non sembrava aver rifilato a Clarke una "testata netta", è stato dunque fermato, con la vittoria assegnata a Clarke.
A quel punto grande frustrazione da parte del francese e anche qualche parola colorita, prima di mettere in scena la sua insolita protesta. Si è seduto sul ring infatti, e vi è rimasto, inconsolabile per circa 20′. Dopo essere andato in bagno, Aliev è tornato sul quadrato nella speranza di ricevere risposte dagli ufficiali di gara. Alla fine è arrivata però anche quella che è una vera e propria beffa: Aliev infatti ha dichiarato che il supervisore dopo aver rivisto le immagini del match, ha confermato l'errore dell'arbitro e il mancato utilizzo della testa da parte del francese, una situazione che però non ha cambiato il verdetto sull'incontro ormai ufficializzato.