Sharon Firisua fa i 100 metri alle Olimpiadi, ma lei voleva fare la maratona: caos alle Isole Salomone
Parigi, Stade de France, 2 agosto 2024: Sharon Firisua è concentrata alla partenza dei 100 metri, la regina delle specialità dell'atletica leggera. Lo sguardo è fisso sull'orizzonte, il traguardo è lì, lontano e al tempo stesso vicino come tutti i desideri della nostra vita. L'atleta delle Isole Salomone prova a tenere a bada le emozioni provocate dal partecipare alle Olimpiadi, vuole cercare di dare tutto in quei pochi secondi in cui si può scrivere la storia di una carriera sportiva. C'è solo un piccolo, lievissimo, problema: Sharon Firisua è una maratoneta, non ha mai corso i 100 metri né mai più li correrà in vita sua. La sua prova sui 100 metri è tanto commovente quanto grottesca (ultimo tempo di tutte le batterie, altissimo) ed è figlia di una vicenda tanto surreale da essere difficile da credere.
La maratoneta Sharon Firisua designata per i 100 metri alle Olimpiadi
Se c'è caos nell'universo, quello che è accaduto nelle Isole Salomone (arcipelago dell'Oceano Pacifico composto da circa mille isole e situato ad est della Papua Nuova Guinea) per far andare la 30enne Firisua ai Giochi di Parigi, ne è una spremuta folle, con la Federazione di Atletica Leggera scavalcata e lasciata ignara dal Comitato Olimpico, che è andato contro le indicazioni della prima, designando la maratoneta al posto della velocista indicata dalla Federatletica.
Ma com'è stato possibile un errore del genere? Qua la storia diventa ancora più ingarbugliata. La Firisua si era classificata 72sima nella maratona dei Giochi di Tokyo nel 2021 e sperava di correre a Parigi la sua terza maratona olimpica. Tuttavia non è riuscita a qualificarsi col tempo minimo, ma per lei il sogno non è finito lì: il Comitato Olimpico del suo Paese ha deciso di assegnarle il posto wild card (ovvero il permesso di partecipare accordato ad atleti o squadre che normalmente non ne avrebbero diritto) che era stato generosamente concesso alle Isole Salomone. Questi posti ‘omaggio' sono solitamente riservati a piccoli stati come un modo per dare ai loro atleti la possibilità di competere sul massimo palcoscenico, anche se non soddisfano lo standard di qualificazione richiesto.
Caos alle Isole Salomone: la disperazione della velocista che avrebbe meritato di esserci lei
Quando è stata presentata l'opportunità alle Isole Salomone, è stato loro detto che i 100 metri erano l'unica gara in cui c'era spazio e che avrebbero dovuto scegliere un'atleta da iscrivere nella gara in questione a Parigi. Tutto sembrava abbastanza logico: in cima alla lista c'era la migliore velocista del Paese, Jovita Arunia, che non si era qualificata ma che a quel punto era sicura di esserci alle Olimpiadi. Ed invece a Parigi ci è andata la maratoneta Sharon Firisua, lasciando la Arunia tra disperazione e indignazione. "Noi siamo le vere velociste… non so cosa sia andato storto, è incredibile – ha detto, annunciando che lascerà lo sport – Non gareggerò più a causa di quello che hanno fatto".
È successo che il Comitato Olimpico delle Isole Salomone ha fatto – scientemente, a quanto pare – una scelta non meritocratica, per non dire assurda. Secondo Michael Kuali, presidente della Solomon Islands Athletics Federation, alla sua organizzazione è stato chiesto dall'Oceania Athletics Association di nominare una velocista per i 100 metri delle Olimpiadi di Parigi. Era uno di quei posti wild card. "Hanno detto che i 100 metri erano l'unico spazio rimasto per le Isole Salomone", ha detto.
Il Comitato Olimpico scavalca la Federazione di Atletica Leggera: un "regalo di addio"
La decisione finale tuttavia spettava al Comitato Olimpico. "Quello che è successo dopo è stato uno shock – ha raccontato Kuali – La decisione è stata che Sharon Firisua rappresentasse il Paese nei 100 metri piani. E questo è tutto quello che sappiamo sulla selezione. Non siamo mai stati consultati per il processo di selezione, sono loro i responsabili della presentazione degli atleti per le Olimpiadi. Ma non siamo mai stati invitati o consultati".
Secondo fonti attendibili, la Firisua avrebbe ricevuto questo posto dai funzionari olimpici delle Isole Salomone come "regalo di addio" in vista della sua prossima uscita di scena dalle competizioni. Fatto sta che oggi Sharon era al via dei 100 metri e pur facendo il massimo ha chiuso in 14"31, peggior tempo di tutte le batterie. Non benissimo insomma, però il viaggio a Parigi se l'è fatto volentieri…