Sfregio al murale di Egonu, Giannelli esplode contro i vandali: “Siete persone senza dignità”
Il capitano della nazionale maschile di pallavolo, Simone Giannelli, non ha usato giri di parole per censurare l'atto vandalico e razzista di ignoti che hanno sfregiato il murale dedicato a Paola Egonu. Le hanno cambiato il colore della pelle, sfumandone il corpo con vernice spray chiara. L'hanno sbiancata. Quella passata di rosa è un ceffone sul muso. Ci riporta alla realtà dopo la sbornia del trionfo in Francia. Ci spiega cosa siamo diventati e cosa abbiamo dimenticato, violando anche il significato intrinseco di quel disegno opera della street artist, Laika. Doveva essere (ed è ancora, nonostante tutto) un inno all'italianità, all'inclusione, s'è trasformato nell'ennesimo gesto di intolleranza.
"Le persone che hanno fatto questo – si legge nell'incipit dello sfogo a corredo dell'immagine deturpata e di un'immagine della giocatrice – non meritano di essere chiamate tali… senza cuore, senza dignità e senza umanità! Paola Egonu non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio). Tu sei tanta roba… campionessa Olimpica".
Il murale vandalizzato: hanno cambiato il colore della pelle a Egonu
Egonu, che ha trascinato l'Italia all'oro a Parigi 2024 quale fuoriclasse che (finalmente) si esalta nel gruppo squadra grazie al lavoro di Velasco, era stata raffigurata davanti alla sede nella sua posa iconica: è in volo, ha gli occhi fissi sulla palla, pronta a mulinare il braccio per effettuare una schiacciata, al collo ha la medaglia d'oro e uno sbuffo tricolore che accompagna il movimento dell'arto, "stop racism" è il messaggio scritto sulla palla. A qualcuno deve aver dato fastidio e, approfittando della notte, è intervenuto a rovinarlo.
"Il razzismo è un brutto cancro da cui l'Italia deve guarire", le parole a caldo della street artist che aveva denunciato lo sfregio alla sua opera che ha un valore simbolico molto importante. Lei stessa, dopo aver ritratto Egonu, non aveva esitato nell'elogiare il successo delle Azzurre in Francia come una vittoria che è "uno schiaffo a tutti i cosiddetti ‘patrioti' che non accettano un'Italia multietnica, fatta di seconde generazioni, che non vuole lo ius soli. Una pallonata in faccia a chi parla di ‘italianità' riferendosi ai tratti somatici".
Vannacci: "Complimenti ma i tratti somatici non sono propriamente italiani"
Quanto accaduto ha fatto tanto più rumore perché entra nel corredo accessorio di alcune dichiarazioni che hanno alimentato polemiche sulle "origini non italiane ben visibili" di Egonu (ma anche di Sylla o Antropova). Chi aveva usato questa espressione? L'eurodeputato della Lega, Vannacci, che si era detto "contentissimo, non ho mai messo in dubbio le sue capacità prestazionali o la sua italianità". Stesso ragionamento lo aveva riservato a Ekaterina Antropova "altra atleta i cui tratti somatici non sono propriamente italiani".