Sei Nazioni, Italia bacchettata con l’ennesimo cucchiaio di legno: è il 18° su 24 edizioni giocate
Cinque sconfitte su cinque incontri, ultima e con appena un punto in classifica. Il Sei Nazioni di rugby si chiude malissimo per l'Italia che perde contro la Scozia (26-14) e riceve tra le mani (ancora una volta) il poco onorevole cucchiaio di legno. È il 18° su 24 edizioni disputate. Che beffa, davvero. E pensare che a una manciata di minuti dalla fine dell'incontro gli azzurri avrebbero potuto anche infilare la prima vittoria ma hanno sbagliato tutto quello che potevano.
Uscire dal campo e congedarsi dal torneo così fa più male, la Nazionale s'è fermata a un metro dai pali scozzesi, s'è ingarbugliata in una serie di mischie e assalti furibondi, aveva dinanzi a sé la grande opportunità di andare a meta ma non ha mai ‘sfondato'. Anzi, il ‘rinculo' è stato tremendo: dopo un paio di minuti di tentativi arriva il fuorigioco, la mischia che va alla malora e la Scozia che se ne va in contropiede affondando la corsa come lama nel burro siglando il definitivo 26-14.
A Murrayfield, la squadra del ct Crowley mette un'altra tacca sulla casella delle sconfitte dopo Francia, Inghilterra, Irlanda e Galles. Del resto, se ambisci a misurarti coi big, con quelle selezioni più forti per tasso tecnico e tradizione sportiva, non puoi commettere sbagli. E l'Italia ne ha fatti anche troppi, alcuni incredibili: passaggi falliti, touche sprecate, calci regalati agli scozzesi che si sono visti il compito (quasi) agevolato.
La partenza della squadra di Gregor Towsend non è a razzo, sa che ha dalla sua una differenza di valori palese e non ha senso forzare il ritmo da subito. La Scozia lo fa un poco alla volta, alzando l'intensità del gioco e la qualità delle azioni: basta questo per mettere il cappello sul match e indirizzarlo con le due mete realizzate da Kinghorn a cavallo dei due tempi. È stato quest'ultimo a recitare la parte del leone (sue 3 delle 4 mete segnate), Van der Merwe ha completato l'opera. Per gli azzurri si contano una meta e due calci piazzati che portano la firma di Allan e una trasformazione di Garbisi.