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Scutto oro nel judo a Baku, stava per crollare poi una voce le ha parlato: “Dio era con me”

Il racconto che ha fatto la napoletana del successo spiega bene tutta l’emozione provata per un trionfo arrivato nella prima giornata dell’ottavo Grand Slam stagionale del World Judo Tour.
A cura di Maurizio De Santis
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L'emozione di Assunta Scutto dopo la vittoria della maedaglia d'oro a Baku.
L'emozione di Assunta Scutto dopo la vittoria della maedaglia d'oro a Baku.

Assunta Scutto, 21 anni, ha scolpito il suo nome nella prima giornata dell'ottavo Grand Slam stagionale del World Judo Tour. Sul tatami di Baku (in Azerbaijan) la napoletana ha strappato con la forza dei nervi distesi e della tecnica che la contraddistingue la medaglia d'oro nella categoria -48 kg.

Il racconto che ha fatto del successo spiega bene tutta l'emozione provata per un trionfo che non è stato come gli altri, a livello intimo c'è stato qualcos'altro che l'ha scossa, l'ha aiutata, la spinta nel momento più difficile. Quando tutto poteva sembrare compromesso e stava per mollare, quando ha creduto di non farcela ha trovato una forza interiore particolare che le ha permesso di salire sul gradino più alto del podio.

"Non mi aspettavo questa medaglia d’oro – le parole della judoka al sito della Fijlkam -. Non ero in forma e i tanti waza-ari e penalità presi mi hanno buttato un po’ giù, ma oggi avevo la benedizione di Dio su di me. Oggi mi ha dato conferma, che quando le mie sensazioni sono negative e sembra che abbia tutto contro, lui è con me".

Il percorso di Scutto è iniziato direttamente dal secondo turno: ha battuto prima la slovena Marusa Stangar poi l’israeliana Shira Rishony. Conquistata la Pool A e con la certezza di partecipare al final block, l'azzurra non s'è più fermata. In semifinale e in finale ha sconfitto per ippon prima la spagnola Laura Martinez Abelenda e poi Leyla Aliyeva (che a Baku giocava in casa).

La judoka campana ha messo così in bacheca un'altra bella vittoria in stagione (pesantissima per il ranking olimpico) dopo quella che risale a giugno scorso, quando ha trionfato al Grand Slam di Astana. "Quando stavo per mollare sentivo dentro di me una voce che diceva di non preoccuparmi perché sarebbe andato tutto bene".

Oltre a Scutto, l'Italia del Judo ha festeggiato anche un'altra medaglia: si tratta del bronzo ottenuto da Odette Giuffrida nella categoria -52 kg. La romana si è fermata in semifinale contro Distria Krasniqi (Kosovo) ma non s'è persa d'animo e nel match per il terzo posto ha sconfitto la britannica Chelsie Gils.

Le sue parole descrivono alla perfezione il senso dell'impresa: "Cinque giorni fa ho rotto il dito della mano destra – si legge nella nota della federazione – e mi era stato suggerito di lasciar perdere per concentrarmi sulla gara successiva. Io invece ho voluto accettare la sfida nonostante le condizioni pessime, perché con questo dito non ho potuto allenarmi".

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