video suggerito
video suggerito

Scandalo negli scacchi: Nepo e Carlsen si accordano per spartirsi il montepremi in finale ai Mondiali

Quanto accaduto nella finale dei campionati del Mondo di scacchi è senza precedenti: Magnus Carlsen e Ian Nepomniachtchi hanno deciso di smettere di giocare. Un video li inchioda pronti a minacciare la Federscacchi che poi ha accettato cambiando il proprio regolamento. Feroci accuse da parte degli altri giocatori: “Pensate se succedesse agli US Open con Alcaraz e Sinner…”
A cura di Alessio Pediglieri
84 CONDIVISIONI
Immagine

Una scena mai vista che ha gettato nel caos il mondo degli scacchi, uno sport che sempre più sta diventando virale: è accaduto nella finale dei Mondiali che si è svolta a New York e che avrebbe dovuto decretare il campione dei blitz games che invece non c'è stato. I due finalisti, il russo Ian "Nepo" Nepomniachtchi e il norvegese Magnus Carlsen si sono infatti accordati per dividersi in due il ricco montepremi in palio, di circa due milioni: un fatto senza precedenti ma che è stato approvato dalla Federazione internazionale che ha violato così le proprie stesse regole. Un video inchioda i due giocatori: "Se non accettano, continueremo ad oltranza".

Cos'è successo nella finale mondiale di scacchi tra Nepomniachtchi e Carlson

Una scena surreale, una cosa mai vista prima e che ha fatto sprofondare il mondo degli scacchi tra le polemiche. La tappa di New York ha chiuso i Mondiali  2024, con due campionati, Magnus Carlsen e Ian Nepomniachtchi, che hanno deciso di dividersi il titolo dei blitz games trovando anche il consenso della Federazione Internazionale (FIDE): due medaglie d'oro e nessuna d'argento, facendo degenerare la situazioni tra feroci polemiche.

L'accordo tra Nepomniachtchi e Carles rivelato in un video

Il norvegese e il russo erano in perfetta parità dopo sette partite quando, dopo un veloce confronto hanno deciso di fermarsi e dividersi il montepremi. Per la prima volta nella storia, dunque, due finalisti hanno condiviso un titolo con l'approvazione del presidente della FIDE, il russo Arkady Dvorkovich, sfruttando un postilla per cui lo stesso presidente possa, in "circostanze impreviste", prendere in pugno la situazione. Ma ciò che ha scatenato lo tsunami è un video in cui si vedono i due che si accordano per spartirsi la ricca posta in palio, una volta presa la decisione. Diversi cenni di intesa poi le parole di Carlson: "Se non accettano la nostra decisione, andremo avanti ad oltranza…" e il sorriso accondiscendente di Nepomniachtchi

La spiegazione di Carlsen: "Se avessimo continuato qualcuno si sarebbe fatto male"

Ovviamente, sdegno e sconcerto tra gli appassionati e soprattutto tra i rivali di Carlsen e Nepomniachtchi che si sono altresì difesi spiegando il motivo di un accordo mai visto prima: "Se avessimo continuato a giocare ad oltranza, uno di noi avrebbe vinto e l'altro si sarebbe fatto male, sconfitto per sfinimento. Sarebbe stato molto crudele" ha provato a spiegare Carlsen giustificandosi di fronte agli attacchi. "Eravamo entrambi molto stanchi e nervosi. Come è normale, ora ci saranno persone a favore e contro ma poco importa".

Le feroci polemiche sulla FIDE e il potere di Carlsen: "Controlla lui il mondo degli scacchi"

Proprio la presenza di Carlsen ha scatenato altre furiose polemiche visto che la FIDE aveva prima usato il pugno di ferro contro il norvegese per poi tornare sui propri passi una volta che il pluricampione del mondo aveva minacciato di non giocare mai più tornei federali, costretto al cambio dei jeans. La Federscacchi lo ha riammesso al torneo, cambiando le proprie regole sul dress code e Carlsen ha raggiunto la finale per poi dividersela con Nepomniachtchi.

Altro atto di debolezza della FIDE scatenando soprattutto la reazione furiosa di Hans Niemann, americano che partecipava anche lui al torneo: "Ma cos'è questa cosa? Pensate se in finale di US Open Alcaraz e Sinner decidessero di non giocare e dividersi il montepremi  inventando nuove regole…"

"Il mondo degli scacchi è ufficialmente uno scherzo. Non è mai accaduto nella storia, non posso credere che l’organismo scacchistico ufficiale sia controllato da un giocatore per la seconda volta questa settimana" ha concluso attaccando direttamente Carlsen.

84 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views