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Olimpiadi Parigi 2024

Sandro Bazadze fuori di sé nella scherma, non ci crede: “Lei mi ha ucciso, la mia carriera è finita”

Il georgiano Sandro Bazadze, uno dei migliori sciabolatori al mondo, ha perso la testa quando è stato eliminato nel torneo olimpico: sceso dalla pedana, ha inseguito l’arbitro, la spagnola Vanesa Chichon, urlandole di tutto. Poi si è sfogato: “Lei mi ha ucciso, la mia carriera è finita. Ma giuro sui miei figli che farò qualcosa”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il torneo olimpico di sciabola che ha visto l'azzurro Gigi Samele prendersi a 37 anni una meravigliosa medaglia di bronzo e trionfare il coreano Sanguk Oh – che ha vinto l'oro in finale contro il tunisino Fares Ferjani – ha vissuto un momento drammatico, con uno sfogo durissimo fuori dalla pedana, quando negli ottavi di finale il georgiano Sandro Bazadze, l'anno scorso numero uno del ranking, ha perso 15-14 all'ultima stoccata contro l'egiziano Mohamed Amer. Al momento del tocco quasi contemporaneo hanno esultato entrambi gli atleti, come spesso succede, con urla belluine di gioia. Bazadze era apparentemente convinto di aver messo a segno lui il colpo vincente prima di Amer ed è rimasto di sasso quando il suo avversario è stato annunciato come vincitore.

La furia di Sandro Bazadze contro l'arbitro: scende dalla pedana e le urla di tutto

L'arbitro spagnolo Vanesa Chichon ha rivisto al video l'ultimo assalto e ha concluso che era Amer ad aver vinto. A quel punto è esplosa la furia incontenibile di Bazadze: il georgiano – che lunedì compirà 31 anni e ha in bacheca un argento e un bronzo mondiali, oltre ad un oro europeo – prima ha gridato più volte "shame", ovvero "vergogna", poi è sceso dalla pedana urlando contro la Chichon, che dal canto suo lo ha ignorato mentre usciva dal palazzetto.

"Lei mi ha ucciso, la mia carriera è finita. Ma giuro sui miei figli…"

La rabbia di Bazadze non è finita lì, visto che anche successivamente si è lasciato andare a dichiarazioni durissime verso la Chichon: "Per la seconda volta, come a Tokyo, gli arbitri mi uccidono – ha detto, riferendosi alla sua sconfitta in semifinale contro Aron Szilagyi alle Olimpiadi del 2021 – A Tokyo mi hanno distrutto la vita, hanno quasi distrutto la mia carriera. Ma sono tornato e sono diventato il primo al mondo e mi sono preparato per le Olimpiadi, ma lei mi ha ucciso".

Un fiume in piena Bazadze, che ha giurato sui propri figli che la vicenda non finirà qua: "La mia carriera è finita. Come posso tornare quando gli arbitri mi uccidono di continuo? È andata a controllare il video. Mi alleno per questo da 21 anni e lei mi tratta come se non fossi nessuno. Quando le ho chiesto di spiegare, si è girata e se n'è andata. Le Olimpiadi… la giustizia, ma dov'è la giustizia? Non lo so, ma non lascerò le cose così. Giuro sui miei figli che farò qualcosa".

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